venerdì 1 novembre 2019

Il mondo come casa

Sala d'aspetto del dentista, ieri sera. A un certo punto entra una ragazza dai lineamenti tipici dell'estremo oriente, forse cinese, molto giovane, venti massimo ventidue anni, zaino e immancabile smartphone con auricolari. Saluta cordialmente me e mia moglie e si siede su una poltroncina in attesa, quindi si avventura in una intraducibile conversazione con qualcuno su whatsapp. Deduco fosse lingua cinese.

Terminata la conversazione in presunto cinese, la ragazza digita qualcosa sullo smartphone e avvia una conversazione con un altro suo conoscente in un inglese talmente fluente e spigliato che manco un madrelingua. Poi, dopo un ulteriore smanettamento di smartphone, parte con un'altra conversazione questa volta con un suo contatto italiano, e dialoga con quest'ultimo in un italiano migliore di quello usato da tanti leghisti.

Mentre la ascoltavo pensavo: Questa ragazza potrebbe trovarsi improvvisamente catapultata in qualsiasi parte del mondo e lo sentirebbe comunque casa sua. Molti giovani di oggi nascono in un posto ma hanno il mondo come casa.

E noi, vecchiacci, ancora qua a parlare di muri, recinti, confini...

6 commenti:

  1. Che bella storia... altro che muri, recinti e confini!
    E a proposito di ragazze del mondo, finalmente da oggi anche in Austria vige il divieto di fumo nei locali pubblici, sarà tutta salute in più anche per tua figlia :-))

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  2. Davvero? Non lo sapevo. Ora glielo dico, anche se immagino lo saprà già ;)

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  3. Figurati che noi carrarini non abbiamo niente da spartire con i massesi.

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  4. E che dire di noi romagnoli che ci guardiamo in cagnesco con gli emiliani? :-)

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  5. Potrei raccontarvi l'avversione (reciproca) tra triestini e friulani, ma ve la risparmio :-))

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  6. Eh, insomma, alla fine dal tutto ne viene fuori un bel quadretto :-)

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