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Spettacolare articolo, a firma Paolo Del Debbio, pubblicato ieri dal Giornale. Già dal titolo si intuisce qualcosa, ma è niente confronto al contenuto. In sostanza il succo è: come si può accusare Berlusconi di fare operazioni di calciomercato, riferito al tentativo di assicurare la fiducia al governo il 28 settembre, quando lo fa anche Obama?
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Avete capito, no? Siccome anche Obama è andato a cercarsi qualche senatore tra i repubblicani per riuscire a fare le sue riforme, che male c'è se lo fa anche Berlusconi? Beh, certo, in linea teorica il ragionamento non fa una grinza. La differenza sostanziale è che tra le riforme portate a casa da Obama c'è quella sanitaria, che garantisce le cure gratuite a una trentina di milioni di americani. Una riforma che negli Stati Uniti stanno provando a fare da 60 anni e che Obama per primo è riuscito a portare a casa.
Diversa cosa sono le "riforme" come le intende Berlusconi, tipo ad esempio il processo breve o il lodo Alfano costituzionale per garantirsi l'impunità dai processi in corso. C'è anche da aggiungere, poi, che non mi risulta che Obama abbia tentato di intortare i senatori repubblicani con la promessa di rielezioni sicure o pagamenti di mutui. Voi notate una leggerissima differenza tra le riforme come le intende Obama e come le intende Berlusconi (e relativi "metodi"), o no? Evidentemente Paolo Del Debbio no.
I lettori del Giornale, poi, pura utopia.
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