Primo giorno.
Prima fermata: Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, nei pressi di Tolentino.
Intanto, fuori, ottobre dà il meglio di sé.
E adesso si riparte. Destinazione: Foligno.
Tra i monumenti che a Foligno bisogna assolutamente visitare c'è Palazzo Trinci.
Palazzo Trinci, residenza della omonima famiglia che governò Foligno per tutto Trecento e metà del Quattrocento, ospita oggi la pinacoteca civica, il museo archeologico e un ciclo di affreschi del Quattrocento ad opera di Gentile da Fabriano. Alcune immagini dell'interno.
Nell'immagine qui di seguito si vede il Ponte sospeso, che collega Palazzo Trinci alla basilica di San Feliciano, patrono della città.
Piazza della Repubblica, cuore di Foligno, vista dall'interno di Palazzo Trinci.
Facciata della basilica di San Feliciano, purtroppo chiusa al pubblico per lavori. Peccato.
Qui di seguito, Palazzo comunale, risalente al XV secolo.
Altre due immagini del centro storico e dintorni.
Di solito non amo gli imbrattamenti fatti nei luoghi pubblici con le bombolette spray, ma a volte faccio delle eccezioni.
E col grande Gino Strada, a cui qualcuno vorrebbe si dedicasse una via del centro storico di Foligno, si chiude questa bella e istruttiva giornata, che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia bella l'Umbria.
Secondo giorno.
La cosa più bella vista oggi è stato il paesino di Rasiglia, a una quindicina di chilometri da Foligno. È soprannominata la Venezia dell'Umbria a causa dei piccoli ruscelli che attraversano il centro della frazione.
Seconda tappa della giornata: Abbazia di Santa Croce di Sassovivo, un complesso benedettino fondato attorno all'anno mille alle pendici del monte Serrone.
E per finire, una puntata a Camerino e Norcia.
Nelle due immagini qui sopra, una delle porte di accesso alla città. Come si vede, è puntellata e imbragata con tiranti in acciaio, in quanto a rischio crollo dopo il terremoto che colpì il centro Italia nel 2016. Camerino è oggi un paese fantasma: non ci sono abitanti, non ci sono attività, servizi. Nella piazza principale del paese staziona una camionetta dell'esercito, con alcuni soldati che controllano che eventuali visitatori non valichino la zona rossa. C'è un silenzio assoluto, le vetrine di quelli che una volta erano negozi sono impolverate e ricoperte di sporco. La maggior parte di case e palazzi sono imbragate con gabbie di acciaio tenute insieme da tiranti, tantissime sono puntellate. Girare per il centro storico e per le vie adiacenti è un'esperienza abbastanza inquietante.
Norcia, invece, nonostante la presenza di qualche zona rossa è una città più viva, dove resistono alcune attività e dove gli abitanti ci sono ancora. Molti edifici sono stati restaurati, molti altri, a distanza di cinque anni dal terremoto, sono ancora in alto mare, come ad esempio la cattedrale di San Benedetto da Norcia, che crollò quasi completamente.
Altre immagini della zona del centro storico.
Il negozio che vedete qui sopra è la norcineria dei fratelli Ansuini, uno degli esercizi ancora attivi nel centro del paese. Entrare qui dentro è una delizia per gli occhi e per l'olfatto. Se esiste un paradiso dei prodotti del maiale e del cinghiale, sicuramente ha le sembianze di questo negozio.
Anche oggi giornata piena, interessante e, soprattutto, soleggiata. Domani si rientra a casa, non prima, però, di aver fatto qualche fermata in qualche altro bel posto sulla via del ritorno.
buona gita, tra Umbria e Marche.
RispondiEliminamassimolegnani
Grazie, Massimo.
EliminaFermatevi a Tolentino, merita.
RispondiEliminaNon siamo riusciti, ma ci fermeremo al ritorno.
EliminaQuante belle testimonianze storiche e artistiche! Direi proprio un'ottima vacanza!
RispondiEliminaSì, molto bella. Abbiamo un patrimonio artistico nel nostro paese talmente grande che a volte neppure lo sappiamo.
EliminaOvviamente Spello, a due passi..borgo splendido, "Tra i piu belli d'Italia", ma davvero. 😁
RispondiEliminaStamattina abbiamo fatto Rasiglia, la piccola Venezia umbra, e adesso siamo a Norcia. Spello forse domani, vedremo (comunque ci ero già stato: bellissimo!).
Eliminaio sono di Camerino. Si hai ragione il paese è praticamente morto.
RispondiEliminaMa ti è convenuto venire a visitarlo? non ti ha messo un po' di tristezza? inoltre da dove stai te sarà una sgroppata di 5 o 6 ore...per non parlare di Foligno.
A dire il vero non sapevo che Camerino fosse in questo stato, altrimenti non mi ci sarei neppure fermato. Ho letto che c'erano cose interessanti da visitare e vedere e visto che era in strada ho voluto provare.
EliminaA Foligno mi fermo tre giorni ed è a tre ore scarse da casa mia, niente di impegnativo.
Buone vacanze!
RispondiEliminaSolo una nota: Umbria come resto d'Europa è bella nei centri storici, nella natura.
EliminaLe periferie capannonizzate, colate di cemento e asfalto, kitsch e orrore della contemporaneità liquida, ipermercatibdrl brutto uniforme globalizzato standard non mancano neppure in Umbria.
Forse tutto ciò risalta ancor più la bellezza di ciò che fu.
EliminaA dire il vero, non ci voleva una mente eccelsa per capire che quando scrivo che l'Umbria è bella tutta mi riferisco all'Umbria dell'arte, della cultura, della storia e della natura, e non certo a quella dei capannoni delle zone industriali.
RispondiEliminaAwesome pictures
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