Ho appreso solo ieri - lo so, è terribile -, leggendo le cronache, dell'esistenza di una tipa chiamata Dita Von Teese (foto). E' una modella statunitense "specializzata in performance fetish softcore" (qualunque cosa voglia dire). La signora in questione si è esibita ieri, durante la prima serata del festival di Sanremo, in uno streaptease praticamente integrale, rimanendo a bagno in una coppa di champagne con solo due gingilli attaccati ai capezzoli.
Ora, intendiamoci, io non mi reputo certamente un bacchettone; anzi, lo spettacolo, dal mio punto di vista di maschietto non è stato neppure niente male. E comunque niente di diverso dalle vagonate di signorine più o meno discinte e ammiccanti di cui sono infarciti gli spot pubblicitari in tv, alla faccia di qualsiasi codice etico e fasce protette varie (anzi, visto l'andazzo sarebbe quasi meglio dire "pro-tette").
Alla fine, però, quello che non capisco è il criterio in base al quale i vertici Rai hanno deciso la censura di Morgan, per il solo fatto di aver ammesso di fare uso di droghe, e la messa in onda senza problemi dello streaptease. Diciamo che non vedo la coerenza in tutto ciò. Tranne naturalmente la coerenza degli sponsor. Volete mettere quanto tira su in termini di auditel, e quindi di introiti pubblicitari, una signorina grandi forme che si denuda rispetto a quel brutto ceffo di Morgan che canta? E' il famoso codice etico... a seconda delle situazioni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Esatto Andrea: il codice etico "de noiattri".
RispondiEliminaSi valuta semplicemente qual'è la merce che rende di più, mascherando la cosa da scelta etica. La solita mercificazione delle persone, con le persone che abboccano.
Cavoli loro: il festival non me lo sono mai sciroppato.
Buon giorno!
Roby
'mazza!!! *_*
RispondiEliminacmq dai, un po' li capisco: pensa se fosse stato Morgan a fare lo spogliarello... non penso proprio che sarebbe stata la stessa cosa :P
Le fasce pro-tette è bellissima.
RispondiEliminaQuoto in pieno quello che dici.L'ipocrisia regna sovrana.
Maurizio
>il festival non me lo sono mai sciroppato
RispondiEliminaA scanso di equivoci vorrei precisare che neppure io me lo sciroppo. Semplicemente ho letto in giro di questo streaptease, mi sono incuriosito e l'ho cercate su Youtube. Addirittura, se non ricordo male, mentre la tipa aveva a che fare con la sua coppa gigante di champagne e le sue bollicine io ero alle prese con Ballarò (abbiate pazienza, ognuno sceglie di farsi male come vuole). :-)
Perchè Morgan ha publicizzato la cocaina che è dannosa per la salute mentre la signorina Von Teese non fa male a nessuno (a parte forse al portafogli dei pollastri che la frequentano).
RispondiEliminaIo sono per la liberalizzazione delle droghe soprattutto quelle leggere ma vi è una logica nella decisione rai.
Io sono per la liberalizzazione delle droghe
RispondiEliminaIo chi?
vi è una logica nella decisione rai.
Certo, è quello che ho scritto anch'io: la logica del profitto.