mercoledì 4 marzo 2009

I 400 milioni di Maroni

Questo blog e il suo amministratore si uniscono, per quello che può servire, alla campagna volta a evitare che 400 milioni di euro vengano buttati nel cesso per accontentare i capricci della Lega (ne avevo già parlato qui).


2 commenti:

  1. Mentre tutti gridano allo scandalo sui costi che avrebbe il referendum, ignorando che i costi potrebbero essere azzerati semplicemente votando una legge elettorale decente in Parlamento, scopro che pochi ne conoscono il contenuto.

    Ci sono 3 quesiti: i primi due riguardano il premio di maggioranza dato al partito di maggioranza, rispettivamente alla Camera ed al Senato. Questo significa che la lista che prende più voti prende la maggioranza dei parlamentari, da sola. Per fare un esempio concreto, probabilmente di qui a vent’anni avremmo un Parlamento ed un Governo con solo il Partito delle Libertà.
    Tra vent’anni potrebbe essere il PD da solo.

    In sostanza questa novità porterebbe alla sparizione delle coalizioni, alla completa trasformazione del nostro sistema politico in bipartitico come negli Stati Uniti, al governo del paese in mano a chi, virtualmente, può ricevere anche solo il 30% dei consensi.

    Il terzo quesito riguarda invece il divieto di candidarsi in più circoscrizioni, messo forse più come foglia di fico che per reale sostanza.

    Ora, prima di inoltrare a tutti i vostri contatti le falsità sullo spreco di denaro pubblico diffuse dal comitato promotore dei referendum, e la bugia che questo cancellerebbe il porcellum, pensateci bene: quanto spendereste per evitare di regalare i vostri voti a Berlusconi per i prossimi 20 anni? (di questo si tratta)

    Chiedete, inoltre, perché chi sbraita tanto per cercare di far vincere i SI’ non proponga una legge elettorale da paese democratico, che eviterebbe l’obbligo di ricorrere al referendum.

    Questa proposta è molto simile alla Legge Acerbo voluta da Mussolini nel 1923!

    Cerchiamo di evitare di votarci la dittatura, per favore. E diffondete anche questa nota, se tenete alla democrazia.

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  2. Roberto,

    io qui non ho mai fatto nessun invito: né a recarsi, né a non recarsi (non ho ancora deciso neppure io se andrò), e, tantomeno, a votare sì o no. Ritengo che ognuno sia libero di fare come vuole in base alle sue convinzioni.

    Riguardo alla questione dello spreco di denaro pubblico, non mi pare sia una balla, né tantomeno mi pare sia stato diffuso dal comitato promotore. O, meglio, è stato si diffuso anche dal comitato, ma dopo che lo studio sui costi è stato prima pubblicato su lavoce.info e ripreso da giornali e telegiornali.

    > Cerchiamo di evitare di votarci la dittatura, per favore

    Mmh... non è che ci siamo già?

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