giovedì 31 marzo 2022
Prendere il mare
Sto leggendo Storia di Gordon Pym, di Edgar Allan Poe. Mi colpisce il desiderio insopprimibile del giovane protagonista di prendere il mare. Una desiderio che è in realtà un richiamo irresistibile, generato dal desiderio di cambiare la propria vita, abbandonare lo status quo per qualcosa di nuovo. Forse questo aspetto del libro mi colpisce perché mi ricorda tutte le volte che avrei potuto imboccare una direzione diversa, magari rischiando, senza che l'abbia mai imboccata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Ho tanti racconti di Poe, e il suo saggio "Eureka" (che potrebbe piacerti), ma del "Gordon Pym" ho soltanto letto qualche estratto qua e là. Conoscendo l'autore, penso solo sia un romanzo difficile da chiudere e "Continuo domani..."
RispondiEliminaHo letto anche altro, in passato, di Poe, come La morte rossa, I delitti della Rue Morgue e altri racconti. È stato anche un valente poeta, ma soprattutto è stato un antesignano degli scrittori del genere horror, citato spesso da King come un suo ideale predecessore.
EliminaGordon Pym mi piace e lo sto divorando.
Ne ho imboccate di strade diverse, che a guardarle ora, mi sembra tutta una follia. Chissà altre strade dove avrebbero condotto. Spero solo a non perdere mai curiosità.
RispondiEliminaVero. È la cosa più importante.
Elimina