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Storia di Gordon Pym, di Edgar Allan Poe. Mi colpisce il desiderio insopprimibile del giovane protagonista di prendere il mare. Una desiderio che è in realtà un richiamo irresistibile, generato dal desiderio di cambiare la propria vita, abbandonare lo status quo per qualcosa di nuovo. Forse questo aspetto del libro mi colpisce perché mi ricorda tutte le volte che avrei potuto imboccare una direzione diversa, magari rischiando, senza che l'abbia mai imboccata.
Ho tanti racconti di Poe, e il suo saggio "Eureka" (che potrebbe piacerti), ma del "Gordon Pym" ho soltanto letto qualche estratto qua e là. Conoscendo l'autore, penso solo sia un romanzo difficile da chiudere e "Continuo domani..."
RispondiEliminaHo letto anche altro, in passato, di Poe, come La morte rossa, I delitti della Rue Morgue e altri racconti. È stato anche un valente poeta, ma soprattutto è stato un antesignano degli scrittori del genere horror, citato spesso da King come un suo ideale predecessore.
EliminaGordon Pym mi piace e lo sto divorando.
Ne ho imboccate di strade diverse, che a guardarle ora, mi sembra tutta una follia. Chissà altre strade dove avrebbero condotto. Spero solo a non perdere mai curiosità.
RispondiEliminaVero. È la cosa più importante.
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