lunedì 20 luglio 2009

Influenza, scuole e incertezze

Forse è il caso di fare un po' il punto della situazione, sempre ammesso che ci sia un punto a cui ricondursi. Dunque, Ferruccio Fazio, viceministro della Salute, ha ventilato ieri l'altro l'ipotesi di un rinvio dell'apertura delle scuole nel caso la diffusione dell'epidemia della nuova influenza raggiunga livelli elevati. Un ministro, la Gelmini, dello stesso governo, dice invece che non se ne parla proprio, che si tratta di un'ipotesi molto remota e comunque attualmente non allo studio.

Un altro ministro ancora, sempre dello stesso governo, Renato Brunetta, sull'ipotesi di un rinvio dell'apertura delle suddette scuole è invece categorico: "assoltuamente sì", "le scuole riapriranno normalmente". L'ultima novità in ordine di tempo è adesso che gli addetti al check-in delle compagnie aeree inglesi British Airways e Virgin Atlantic impediranno l'imbarco sui voli ai passeggeri che mostrani i sintomi dell'influenza. Pare che il personale sia deguatamente addestrato a riconoscere il contagio.

Quale contagio? Non si sa. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha allargato le braccia sostenendo di non riuscire più a tenere il conto delle persone che si ammalano, e tutto questo a causa della velocità con cui il virus si propaga.

Oggi, un altro ministro, Sacconi, ha detto che "ogni allarmismo [allarmismo che hanno contribuito a creare loro, nda] è totalmente ingiustificato. [...] Vale la regola banale ma sempre buona - ha concluso - nè sopravvalutare, nè sottovalutare".

Tutto chiaro, no?

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