lunedì 22 marzo 2010

Il senso dello stato (di Gasparri)

Curioso che uno come il premier, al comizio-farsa di sabato, abbia accusato la sinistra di non avere "senso dello stato". Specie se si considera che del suddetto governo fanno parte gente come Cicchitto ("alla questura di Roma c'è qualcosa che non funziona") e come Gasparri, il quale è pure riuscito a dare dell'ubriaco al questore di Roma perché ha osato far notare che il famoso milione era un'emerita cretinata. Scusate se insisto su questa cosa, ma qui stiamo parlando di un ministro, cioè di un rappresentante dello stato, che insulta un questore, cioè un rappresentante della Polizia di Stato, forse la massima espressione sul territorio dello stato stesso.

Questo solo per dire a che punto di cialtroneria siamo arrivati. Anche Maroni, che per quanto sia è pur sempre ministro dell'Interno, ha pregato i suoi illustri "colleghi" di smetterla con la stronzata del milione. Vale la pena, prima di mettersi a piangere, riportare la giusta e sacrosanta replica dell'Associazione nazionale funzionari di Polizia, sperando (inutilmente) che Gasparri ne faccia tesoro.

«L'insistenza con la quale il senatore Maurizio Gasparri contraddice i più elementari fondamenti della logica, della matematica e della geometria ci induce a ritenere che le sue dichiarazioni siano frutto di una scarsa serenità»: così il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp), Enzo Letizia, risponde al capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, che anche oggi ha rinnovato le critiche al questore di Roma per i dati relativi alla manifestazione di ieri a San Giovanni, sottolineando che quello del calcolo dei partecipanti «è problema di quinta elementare».

«A Roma sono arrivati 770 pullman, secondo le stime di funzionari di polizia comandati in piazza - dice Letizia - Tenuto inoltre conto che il numero massimo per metro quadro è di 4 persone, che i funzionari hanno visto le riprese effettuate dagli elicotteri per l'intera durata della manifestazione e che essendo nota la superficie della piazza e delle vie adiacenti, il calcolo approssimativo dei manifestanti è problema di quinta elementare. Perciò invitiamo il senatore Gasparri a farsi fare i conti da persone che abbiano la dovuta competenza, evitando di pensare che eventuali problemi organizzativi possano essere mascherati accusando i funzionari di polizia della questura di Roma».

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