venerdì 26 marzo 2010
Il quartier generale racconta/10
Difficile immaginare che il Giornale potesse aprire in altro modo. Come probabilmente avrete letto, e magari l'avete anche seguita, ieri sera è andata in onda, non in tv ma sul web, la versione internettiana di Annozero: Raiperunanotte, che tra l'altro pare aver avuto un ottimo successo. Poteva il Sallusti non commentare, ovviamente a suo modo, la serata? No di certo. Vediamo un po' con cosa ci ha deliziato quest'oggi.
"Ci siamo liberati si Santoro", titolone a tutta pagina. Se uno non prosegue nella lettura dell'articolo, la prima cosa che pensa è che Sallusti abbia bevuto, visto che forse mai come ieri sera la trasmissione ha avuto tanta pubblicità e richiamo. Vabbé, andiamo avanti. "Per la prima volta i cittadini non hanno pagato per il suo show". Beh, io ho pagato. Per la precisione 2,50 € via PayPal per sostenere la trasmissione, e lo rifarei volentieri ogni giovedì se servisse a evitare le menate di Sallusti e ad assicurare tre ore di spettacolo, divertimento e informazione. Ma lasciamo perdere il sottotitolo e buttiamoci sull'articolo. "Annozero è finalmente senza lacci, ma anche noi lo siamo. Liberi di non versare a Santoro 700.000 euro l'anno per farci insultare". Sallusti naturalmente si riferisce al versamento del canone da parte degli utenti che serve anche a pagare lo stipendio a Santoro. Dimentica però un paio di cose: (1) col canone non si paga solo lo stipendio a Santoro, ma anche a Bruno Vespa. Se permettete preferisco finanziare lo stipendio di Santoro, o magari della Gabanelli e del suo Report piuttosto che quello di Vespa. Certo, se uno si diverte di più coi plastici di Cogne in studio o vedendo un conduttore genuflettersi sistematicamente davanti al potente di turno, per di più evitando accuratamente di fare domande scomode, liberissimo, ognuno ha i suoi gusti. (2) Sallusti evita accuratamente di dire che Annozero potrebbe benissimo andare in onda anche se non ci fosse il canone, visto che gli altissimi ascolti di ogni giovedì consentono di coprire i costi della trasmissione con i soli sponsor (e ce n'è anche d'avanzo).
"Ci siamo liberati della libera faziosità pubblica", prosegue poi il Sallusti. Pensate cosa arriva a dire, a proposito di faziosità, chi ha come direttore quel Feltri appena sospeso dall'albo dei giornalisti per 6 mesi per tutte le balle raccontate su Boffo. Vabbé, alla prossima puntata.
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ti sei dimenticato però che anche noi di destra paghiamo il canone e non abbimao intensione di vedere Annozero e di sovvenzionare Santoro.
RispondiEliminaIo sono favorevole al fatto che la trasmissione non venga trasmessa. a me non piace
in un canale rai andrebbero inserite trasmissioni equilibrate e imparziali non tendenzialmente di parte.
e non abbimao intensione di vedere Annozero
RispondiEliminaBeh, ci sarebbe il telecomando...
si certo posso cambiare canale però intanto il canone lo pago e va a finire in tasca a Santoro e ad annozero.
RispondiEliminanon solo a lui ma anche a lui.
Già. A Bruno Vespa ad esempio, oppure a Giacobbo e al suo Voyager (fine del mondo 2012, marziani in tutte le salse, ecc...).
RispondiEliminaL'elenco sarebbe piuttosto lungo.
Guarda che ci potrebbe essere qualcuno di sinistra che paga il canone e non vorrebbe vedere Berlusconi tutti i giorni su tutte le reti rai.
RispondiEliminaPer non parlare dei suoi lecchini.
Maurizio
San Leo
se è per questo a me non piace neanche Vespa quindi con me sfondi una porta aperta.
RispondiEliminaun'altra cosa di cui mi piacerebbe parlare è la marea di sms del pd e del pdl che mi invitano a votare.
ecco: io vorrei sapere chi ha dato il mio numero di telefonino a pd e pdl.
questa è un'altra storia però.
Beh, c'è qualcun altro che si è posto questo interrogativo. Vedremo se verrà a capo di qualcosa (ma ne dubito).
RispondiElimina