Non è un passaggio da poco, se ci si pensa, e ricorda ciò che con altre parole ha sostenuto per tutta la vita un'eretica e atea impenitente come Margherita Hack e anche altri. Poi non so quanto sarà progressista Zuppi, e in fondo non so neppure quanto sia importante che lo sia. Anche Bergoglio era considerato progressista ma al di là di moltissime dichiarazioni che andavano in questo senso, non è che al lato pratico sia riuscito a cambiare granché all'interno della chiesa, o almeno così mi sembra.
D'altra parte è noto che le opinioni si formano più in base alle mozioni degli affetti e a ciò che colpisce in maniera irrazionale piuttosto che su una conoscenza solida e approfondita di una data persona o un dato argomento. E Zuppi non fa eccezione.
Grazie per questo post.Buona giornata da Olga
RispondiEliminaGrazie a te. Ciao Olga.
RispondiEliminaGli altri non li conosco ma Zuppi, per quel che ne so, mi andrebbe più che bene: nel solco di Francesco, e -azzardo- forse persino meglio...
RispondiEliminaPer l'aneddotica:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/29/il-cardinale-matteo-zuppi-era-il-compagno-di-scuola-di-francesco-de-gregori-e-david-sassoli-era-famoso-magro-magro-con-la-borsa-a-tracolla-e-il-maglioncino/7969391/
Interessante. Non sapevo che De Gregori avesse fatto il classico. Mi viene da pensare che la cultura che traspare da molti suoi testi dipenda un po' anche da questo.
EliminaE' probabile... e questo chissà se vale anche per il suo -spesso esasperato- ermetismo.
EliminaMa... onestamente non seguo molto la cosa ma mi è capitato di vedere un video sull'argomento e il cardinale africano mi è piaciuto molto...
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