sabato 12 aprile 2025

Cenere

Ieri sono andato al cimitero di Forlimpopoli alla tumulazione delle ceneri di una zia abbastanza alla lontana di quelle parti. La conoscevo, era simpatica, ed eravamo reciprocamente affezionati anche se ci si vedeva di rado a causa della distanza. È stata la prima volta che ho assistito a una "cerimonia" simile e mi ha fatto un certo effetto vedere il vaso con le ceneri trasportato in una specie di sacchetto come si porterebbe al braccio la borsa della spesa.

Mi è venuta in mente la famosa formula che recita il prete in occasione delle Ceneri (mi pare): Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai, alla quale in Non ci resta che piangere Massimo Troisi risponde: "Mo' me lo segno". Ma mi viene in mente anche ciò che scrive Margherita Hack in un suo libro di cui non ricordo il titolo, in cui dice che ciò che rimarrà di noi dopo la morte, cioè atomi e molecole, vagherà tra terra e aria e nel meraviglioso mondo della chimica organica andrà a comporre altri organismi e altre forme di vita.

La mitologia dell'immortalità, alla fine, non è così campata per aria se ci si pensa, anche se le sue implicazioni pratiche sono comunque di ben poco sollievo.

3 commenti:

  1. Anch'io non ho mai assistito a questa cerimonia.Buon pomeriggio da Olga

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    1. Ne avrei fatto volentieri a meno anche io, ma è una di quelle esperienze che servono a ricordare (spesso lo dimentichiamo) quanto è fragile la vita.
      Ciao Olga.

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  2. Concordo con il tuo ultimo paragrafo.
    Inutile tutto se la coscienza non c'è più.

    podi-.

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