domenica 20 aprile 2025

Un dj in Vaticano

Ai tanti che storcono il naso per i salamelecchi e relativi segnali di distensione tra JD Vance e Vaticano replica stamattina mons. Gianfranco Ravasi dalle colonne della Stampa dicendo che Gesù amava e incontrava i peccatori, era venuto per loro, mica per i giusti. In realtà se Gesù amava i peccatori papa Francesco li ama di meno, dal momento che si è guardato bene dal ricevere il deejay e ha appioppato l'incombenza al cardinale Parolin.

Il vice presidente americano col soprannome da deejay si è sempre dichiarato profondamente cattolico ed è normale che questo sedicente status confligga un po' con le sue posizioni in perfetta linea con quelle di Trump su deportazione dei migranti e appoggio incondizionato a Israele sul massacro di Gaza. In una intervista a Fox di qualche tempo fa il deejay contestò a Biden i suoi moniti (ipocriti) a Netanyahu di darsi una calmata dicendo che il supporto militare a Israele doveva essere massiccio e costante.

Spiegò la sua posizione così: "La maggior parte dei cittadini di questo Paese [Israele] pensa che il loro Salvatore, e io mi considero cristiano, sia nato, morto e resuscitato in quella stretta striscia di territorio al largo del Mediterraneo". Il sottotesto è chiaro, non serve spiegarlo. D'altra parte Vance non è neppure il primo ad abbracciare le posizioni dell'ultradestra religiosa israeliana che giustifica il massacro dei palestinesi su basi teologiche. Da qui i rapporti eufemisticamente freddi tra amministrazione americana trumpiana e Vaticano.

Fino a ieri, quando Vance si presenta in Vaticano con moglie e tre figli in atteggiamento ossequioso e devoto. Il gelo dei tempi passati si scioglie, le divergenze si appianano e il peccatore è redento, almeno a favore di telecamere.

4 commenti:

  1. Su basi teologiche, quelle che paiono guidate da fervore religioso, non sarebbe meglio convertire piuttosto che sterminare?
    Buona Pasqua Andrea, qualsiasi valore tu voglia attribuire a questa festa.

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    1. Mah, non so. Il concetto di voler convertire tendo sempre ad associarlo a qualche forma di imposizione. Nel senso che se qualcuno ha già una sua religione oppure non ne ha nessuna, perché bisognerebbe convertirlo? Magari sì può anche essere spinti dalle migliori e benevole intenzioni nel voler convertire altri, ma io ci vedo sempre una sorta di... come dire... afflato "proselitistico" che a me non piace.
      Grazie Sari. Da ateo do a questa ricorrenza un valore di festa intesa solo come riposo, relax e simposi famigliari, ma ovviamente ognuno le dà il senso che crede.
      Buona Pasqua anche a te.

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  2. è sempre più difficile fare i cristiani, anche il nostro Francesco che divideva con i mortidifame le sue misere vesti, oggi farebbe brutta fine. La tecnologia ha inquinato gli umani

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    1. Forse sì, ma non credo dipenda solo dalla tecnologia. La regressione antropologica e culturale così evidente nella nostra società occidentale credo ci sarebbe stata anche senza la tecnologia.

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