sabato 26 aprile 2025

Identificazioni

A termini di regolamento le forze dell'ordine possono chiedere a chiunque generalità e documenti. Questi ultimi non è obbligatorio averli sempre con sé, ma le proprie generalità è obbligatorio fornirle a ogni richiesta. Ovviamente il discorso vale anche per la titolare del forno di Ascoli Piceno.
Nello specifico caso nessun rilievo è stato formalizzato nei confronti della panettiera: non le è stato chiesto di rimuovere lo striscione antifascista né le è stato contestato alcunché relativamente all'esposizione di quest'ultimo. Difficile, quindi, non vedere altre motivazioni che non siano di tipo intimidatorio nella richiesta di documenti. A maggior ragione se l'identificazione è stata chiesta due volte, prima dalla polizia municipale e successivamene da quella di stato.
Poi magari non è così, ma la dinamica di tutta la vicenda mi pare vada inequivocabilmente in questa direzione.

8 commenti:

  1. Mala tempora currunt. So che sembra una banalità, ma appunto... sembra.

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    1. Ci sono moltitudini di teste rasate che sfilano in tutte le città e questi identificano chi mette fuori uno striscione antifascista.
      Hai ragione: mala tempora currunt.

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  2. a me piacerebbe sapere se sono state iniziative di singole pattuglie o se vi fossero state direttive specifiche di "dissuasione" di ogni manifestazione di dissenso. Che poi intimidire chi espone un lenzuolo con la parola antifascismo proprio il 25 aprile denota una totale mancanza di pudore e di consapevolezza...quel gesto è stato di quanto più fascista si potesse immaginare, insomma quegli agenti si sono etichettati come fascisti da soli!
    massimolegnani

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    1. E comunque, intanto...

      https://www.repubblica.it/politica/2025/04/27/news/ascoli_piceno_fornaia_antifascista_striscione-424151670/?ref=RHLM-BG-P2-S1-T1-fattidelgiorno15

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    2. Non so risponderti, Massimo. Piacerebbe sapere anche a me se si tratta di iniziative di singoli esponenti delle forze dell'ordine o se si tratta di direttive arrivate da piu in alto.
      Siu, viviamo in un paese che non ha mai fatto i conti con un certo passato, e a questo punto non credo li farà più.

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    3. Ahimé, caro Andrea, non solo non ci ha fatto né ci farà i conti, ma a quel passato mi sembra abbia sempre più pericolosamente l'aria di riavvicinarsi.

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  3. Il fascismo non se n'è mai andato, io ogni volta che sento parlare di eccellenze del Made in Italy la prima cosa che mi viene in mente è proprio il fascismo.

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