Le espressioni di giubilo di Calderoli, seguite all'affossamento definitivo, almeno per questa legislatura, dello Ius soli, dànno la misura dello spessore intellettuale e umano del signore in questione, che comunque conoscevamo già da anni, spessore analogo a quello dell'esercito di chi in queste ore gongola alla stessa maniera.
Gioire, dall'alto di una posizione di forza e privilegio, del fatto che a persone di fatto svantaggiate venga negata per legge la possibilità di colmare questo svantaggio e di equipararsi a tutti gli altri dà appunto la misura di questa pochezza.
Forti coi deboli, quindi, e cioè con quegli 800000 ragazzi di fatto italiani ma che la legge continua a inquadrare come stranieri, pur essendo nati qui come i vari Calderoli, Gasparri, Minniti ecc., con tutti gli svantaggi per loro che questo comporta.
Dovete avere una vita ben grama e misera, signori, per ricavare motivi di gioia e soddisfazione dall'infierire su chi è più debole.
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