Tranquilli, la bibliomania non è ancora stata inserita nel novero dei comportamenti che creano dipendenza. Cioè, rettifico, leggere può creare dipendenza, e chi scrive ne sa qualcosa, ma l'esperto dice che la lettura "non è imputabile di nessun crimine", almeno finché non sarà dimostrato il contrario. E qua si tira un sospiro di sollievo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Al contrario, "leggere può creare indipendenza", come ha detto qualcuno... :-)
RispondiEliminaParole sante :-)
RispondiEliminaTranquillo: un bibliomane (che legge testi seri, ovviamente, non le quintalate di schifezze pubblicate come "best seller") non corre il rischio di diventare un webete.
RispondiEliminaVero, ma sento di dover spezzare una lancia anche in favore delle suddette "schifezze", in quanto anche con la lettura di queste si imparano a utilizzare correttamente congiuntivi e concordanze dei verbi. Insomma del libro, come del maiale, non si butta via niente :-)
RispondiElimina