giovedì 20 maggio 2010

Condannati dalla giustizia, assolti dal governo

Sono passati quasi 9 anni dal G8 di Genova. Un summit che qui da noi non verrà ricordato tanto per le decisioni prese dai capi di stato, ma per le violenze (da una parte e dall'altra) e gli abusi che hanno fatto da cornice all'intero vertice. In particolare per quanto avvenuto all'interno della caserma Bolzaneto e della scuola Diaz, dove le forze dell'ordine si sono lasciate andare ad attività che ben poco avevano a che fare col mantenimento della sicurezza e l'ordine pubblico.

Per i fatti di Bolzaneto la sentenza d'appello è già arrivata agli inizi di marzo: 44 condanne e 10 milioni di euro che lo stato dovrà pagare alle vittime dei soprusi, delle violenze gratuite e delle torture. Ieri l'altro è arrivata la sentenza di secondo grado anche per i fatti della scuola Diaz, quella che fu definita "macelleria messicana" da un alto funzionario della polizia di Roma (non da un no-global). Una sentenza che ribalta quasi completamente quella di primo grado: "Tutti i vertici della polizia che erano stati assolti hanno subito condanne comprese tra 3 anni e 8 mesi e 4 anni unitamente all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel complesso le pene superano gli 85 anni. In totale sono stati condannati 25 imputati sui 27".

In attesa che la Cassazione metta una parola definitiva a questa vicenda, c'è da segnalare che quasi tutti i condannati hanno fatto una brillante carriera nella Polizia e godono tuttora dell'incondizionata stima del governo.

3 commenti:

  1. evidentemente hanno necessità di avere una forza armata fedele e pronta a tutto :-(

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  2. Già. E dispiace anche per la stragrande maggioranza delle forze dell'ordine, che per uno stipendio da fame fanno, nonostante tutto, il proprio mestiere in maniera seria e professionale.

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  3. in Italia i criminali e i delinquenti vari sono sempre molto apprezzati dal Governo e dai benpensanti. Per tale motivo rivestono ruoli di un certo livello e vengono - spesso - premiati.

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