Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Credo che sia la prima volta nella storia recente delle nostre "democrazie" che dati personali sensibili vengano forniti direttamente alla parte supposta lesa anziché agli organi giurisdizionali o di polizia. Mi chiedo allora perché non possa farlo anche io come privato cittadino: incolpo qualcuno di un'offesa ricevuta, o di un danno, magari tramite internet, e chiedo preventivamente che mi vengano forniti tutti i suoi dati personali (che ignoro) prima del procedimento (così gli mando anche qualche letterina simpatica, come ha fatto questa azienda).
RispondiEliminaPerché alle case discografiche questo diritto per proteggere i loro diritti, e a me no? La legge una volta non era uguale per tutti?
Complimentoni!
Già, è un pò quello che si è chiesto anche Massimo sul suo blog.
RispondiEliminaE che mi chiedo anch'io.