Scrive Stephen King, nell'autobiografia On writing, che lui legge grosso modo un'ottantina di libri all'anno, a volte più, altre meno. Legge preferibilmente di pomeriggio, mentre la mattina scrive. Si concede una passeggiata di un'oretta dopo pranzo. Ecco, io invidio King, non per i soldi o la fama o la sua capacità di scrittura - beh, per questa un po' sì - ma proprio per il tipo di vita che fa. Ah lo so, l'invidia è una brutta bestia, ma d'altra parte siamo umani, e se non fossimo invidiosi che umani saremmo?
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