domenica 2 maggio 2010

La British Petroleum: "non c'è più niente da fare"

La cosa che più impressiona di questo disastro, non è il disastro in sé. In fondo ogni volta che succedono cose simili si dice sempre che si tratta del più grave incidente nel suo genere. No, quello che impressiona (almeno a me) è la lotta impari che si svolge tra l'uomo e i guai che combina. Soprattutto alla luce della consapevolezza che questi sforzi resteranno comunque per gran parte vani.

Non serviranno infatti i km di barriere di plastica, gli incendi in mare aperto, i solventi gettati negli imbocchi dei canali per cercare di sciogliere il petrolio che sta arrivando. Così come sarà perfettamente inutile sparare coi cannoni per cercare di allontanare, spaventandoli, gli uccelli marini che popolano tutto l'ecosistema delle coste della Louisiana e del delta del Mississippi. E che hanno il destino segnato.

Ecco, è questo che fa impressione.

(fonte immagine: The Big Picture)

2 commenti:

  1. la cosa inquietante è anche un'altra

    obama ha detto che questo disastro è un problema che riguarda tutta la nazione.

    si è dimenticato di dire che l'ecosistema che verrà intaccato non coincide solo con la nazione Usa ma va ben oltre. Chilometri di coste non solo dei cinque stati ma, in prospettiva di tutto il golfo del Messico fino a Cuba.
    o forse agli Usa interessa solo la dimensione nazionale (e economica) della vicenda?

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  2. Non lo so, bisognerebbe chiedere a Obama.

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