Una delle cose che ho apprezzato di più del bellissimo monologo di Allevi a Sanremo è stata il sentito ringraziamento ai medici, agli scienziati e alla ricerca scientifica. È infatti grazie a tutti questi soggetti se è potuto tornare, dopo due anni dalla scoperta della malattia, a spingere i tasti di un pianoforte.
Non è una cosa da poco. In casi simili si è abituati a sentire pazienti che ringraziano Dio, oppure gridano al miracolo, senza rendersi conto della enorme fallacia logica di questo assunto (se Dio ha avuto il potere di guarire qualcuno, aveva anche quello di evitare che quel qualcuno si ammalasse. A che scopo permettere una malattia per poi guarirla?).
Non è una polemica, la mia, intendiamoci, solo un segnale di apprezzamento per questa dimostrazione di razionalità e serietà, oggi così latitanti.
Anch'io non guardo di buon occhio chi ringrazia Dio dopo essere sopravvissuto ad un delicatissimo intervento chirurgico, o ad una grave patologia.
RispondiEliminaSe bastasse Dio, perché curarsi scientificamente, allora?.....
E poi, altra domanda tra le tante, perché di una stessa patologia alcune persone guariscono ed altre muoiono? Se è Dio che opera le guarigioni perché alcune persone le salva e altre no?
EliminaMa qui siamo nel campo della razionalità mentre Dio si colloca nel campo dell'irrazionale, quindi usare uno stesso parametro di ragionamento per entrambe non ha senso.
Il ringraziare Dio è relativo al fatto che ha "permesso" a dei medici di curare una malattia, dato che i medici non sono infallibili.
RispondiEliminaRagionamento che non mi trova comunque d'accordo, dato che il mio concetto di Dio non è qualcosa di antropomorfo, non lo percepisco come un arbitro/decisore, ma come pura energia che colma lo spazio e quindi permea anche noi stessi.
Sono le religioni ad avere un po' modellato le varie divinità, per renderle comprensibili a tutti, ma anche per strumentalizzarle: vedi le idiozie sparate da quella bestia demoniaca di Khomeyni circa il diritto di stuprare le donne colpevoli affinché non potessero meritare il paradiso.
Il ringraziare Dio è relativo al fatto che ha "permesso" a dei medici di curare una malattia
EliminaNon regge comunque. Qual è il criterio che utilizza, dal momento che alcune operazioni riescono e salvano un malato e altre falliscono e il malato muore?
Personalmente non sono religioso ma non vi vedo niente di strano che chi abbia fede ringrazi Dio.
RispondiEliminaI medici faranno sempre del loro meglio ma c'è sempre un elemento di incertezza, di casualità cioè, in cui il fedele può vedere la mano di Dio che decide di intervenire in suo favore...
Boh, può darsi, ma faccio molta fatica a entrare in quest'ottica.
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