giovedì 14 marzo 2019

Tajani e Mussolini

Stupisce, un po', che Tajani abbia fatto una simile esternazione. Generalmente, infatti, ricorre alla classica "ha fatto anche cose buone" il cazzaro da bar che dell'uomo del ventennio fascista sa giusto ciò che circola tra un buon Sangiovese e un torneo di briscola. Tajani, invece, che viene dal classico e può vantare una laurea in giurisprudenza, anche se ha un passato da berlusconiano di ferro non mi sento di catalogarlo tra i cazzari da bar. Mah, chissà, magari gli è scappata involontariamente.

Per quanto riguarda le famose cose buone, che gira e rigira sono sempre quelle, e cioè scuole, colonie e bonifiche varie assortite, Tajani dovrebbe sapere che opere pubbliche di un certo rilievo sono un tratto peculiare di tutte le dittature, e hanno come scopo primario (la pubblica uilità è un corollario) la glorificazione di chi le fa. E ben difficilmente possono essere utilizzate per edulcorare i tratti crudeli e criminali di una dittatura come è stata quella del ventennio fascista.

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