venerdì 23 settembre 2011
Stili diversi
Dopo la pesante sconfitta subita dal Psoe alle elezioni di maggio, Jose' Luis Rodriguez Zapatero aveva dichiarato: "La sconfitta grave che abbiamo subito e' prima di tutto mia responsabilità".
Mercoledì scorso, ultimo suo giorno al Congresso dei deputati, sempre il premier spagnolo uscente ha dichiarato: "Auguro alla Spagna un leader capace di dare fiducia. La maggioranza dei cittadini vuole politici responsabili, leaders, che siano in grado di proporre qualcosa, non soltanto di attaccare, e che diano fiducia e un futuro alla Spagna”. E ha poi aggiunto di "sentirsi responsabile del tasso di disoccupazione".
Come si chiama un politico che non si nasconde di fronte alle difficoltà? Che non cerca scuse? Che di fronte ai suoi plateali fallimenti non tira in ballo certa stampa, certa sinistra, certa magistratura? Che capisce da sé quando è ora di farsi da parte per lasciare il posto a qualcun altro? Si chiama appunto politico. Esattamente quello che servirebbe a noi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento