domenica 7 agosto 2011

Ma non chiamatela patrimoniale

Le misure drastiche decise improvvisamente dal governo per far fronte all'aggravarsi della crisi del debito (sotto le pressanti insistenze dell'UE, altrimenti i nostri parlamentari-pellegrini sarebbero già tutti in vacanza), hanno fatto esultare di gioia i vari galoppini governativi. In questi giorni, se ci avete fatto caso, è stato infatti tutto un fiorire di titoloni entusiastici.

"Silvio si è svegliato", titolava ad esempio, umoristicamente, Libero l'altro ieri. "L'Italia s'è desta", ribatteva altrettanto umoristicamente il Giornale. E via di questo passo, in un crescendo che se la situazione non fosse quello che è, potrebbe anche giustificare una risata.

Quello che invece pochi dicono è che, al di là degli annunci, non è neppure ancora stata fissata la data del consiglio dei ministri in cui si dovrebbero discutere i famosi otto punti della "scossa". E sia la Francia che la Germania, che notoriamente non dormono, dopo gli apprezzamenti di rito per la decisione di anticipare il pareggio (ipotetico) di bilancio di un anno, hanno già fatto intendere all'Italia che il tempo delle chiacchiere è finito.

Ma c'è un'altra cosa di cui si parla ancora meno: il cosiddetto piano B. Di che si tratta? Ne ha parlato, passando quasi inosservato, Tito Boeri su Repubblica, ieri mattina. In sostanza, siccome neppure Tremonti e soci credono che serviranno realmente a qualcosa i rimedi anti-catastrofe di prossima discussione, hanno previsto una sorta di exit-strategy.

Insomma, in caso le cose dovessero mettersi davvero male, il governo è pronto a mettere pesantemente le mani nelle tasche degli italiani con provvedimenti che farebbero sembrare zuccherini quelli già inseriti nell'ultima manovra (tipo il taglio delle detrazioni fiscali): si parla di tagli lineari senza guardare in faccia a nessuno, fino a ipotizzare addirittura il blocco delle pensioni di anzianità.

Naturalmente quelli del governo si sono affrettati subito a specificare che non si tratterebbe comunque di una patrimoniale: queste cose qui le fanno quelli di sinistra, mica loro.

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