mercoledì 14 ottobre 2009

In pensione dopo. Perché?

Claudio Messora sulla proposta di Draghi di aumentare (ancora) l'età per la pensione.

A questo punto è evidente che il fine di ciò che comunemente viene chiamato progresso non è il benessere. Diecimila anni fa la vita durava cinque volte di meno, ma si vedevano un numero di tramonti infinitamente superiore: perfino uno al giorno, volendo. L’acqua dei fiumi si poteva bere e il cielo era una tela azzurra senza scie bianche. Si potevano raccogliere i funghi senza tesserino, si poteva girare il mondo senza respingimenti alle frontiere - Maroni non era ancora nato – e c’era sempre qualcosa di utile da fare e da poter offrire in cambio di cibo, cure e protezione. Non serviva niente di più e niente di meno. Cos’abbiamo ottenuto diecimila anni dopo? I nostri figli vivranno cento anni ma lavoreranno fino a novantanove.

(articolo integrale qui)

Nessun commento:

Posta un commento

L'odio al Pride

Boh, non so se al Pride di Roma si sia manifestato tutto questo odio. Ma se anche fosse, dove sarebbe il problema? Non mi risulta che il nos...