mercoledì 14 gennaio 2009

Nella campagna UAAR manca un "probably"

Come forse molti di voi avranno letto su qualche giornale o qualche sito internet, l'UAAR ha promosso una campagna pro-ateismo in quel di Genova appiccicando sulle fiancate di alcuni autobus cittadini, che dovrebbero cominciare a circolare a breve, lo slogan che vedete qui sotto.



Sulla pagina web dedicata all'iniziativa, si legge che l'idea si rifà a campagne simili promosse in altri paesi, tipo ad esempio l'Inghilterra, dove la British Humanist Association ha fatto qualcosa del genere qualche tempo fa. Sono quindi andato a fare un giretto sul sito di codesta associazione e ho trovato la pagina relativa. Ed ecco qui sotto un'immagine dei bus inglesi col relativo slogan.



Come vedete, la versione inglese dello spot pro-ateismo recita: "Probabilmente Dio non c'è, smetti di preoccuparti e goditi la vita". In sostanza i due slogan recano lo stesso messaggio, ma a mio parere la versione inglese è più seria e onesta, mentre la versione italiana, forse, un tantino più spocchiosa e supponente.

Insomma, quel "probabilmente" che manca qui da noi, mi pare faccia una gigantesca differenza. E' come se quelli della UAAR avessero la certezza assoluta che Dio non esiste e cercassero di convincere gli altri. Una sorta di fideismo dogmatico ben più irritante di quello della chiesa e che si trova sullo stesso piano del proselitismo alla Testimoni di Geova, per capirci.

Intendiamoci, pure io sono profondamente convinto che tutta la questione dio sia una balla e le religioni nient'altro che un insieme di infantili superstizioni, ma si tratta semplicemente di una convinzione mia personale, non della verità conclamata. E soprattutto non devo convincere nessuno: sono convinto io e questo basta.

Insomma, io il "probably" ce l'avrei messo.

2 commenti:

  1. almeno per non far perdere serietà al messaggio :)

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  2. Serietà? E come si fa a restare seri davanti a gente che afferma che si tratta di pubblicità ingannevole? :-DDD

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