Da qualche tempo sono dimagrito. Non che prima fossi eccessivamente in sovrappeso (da giovane lo sono stato, poi mi sono rimesso in riga), ma avevo comunque alcuni chili di troppo che mi davano qualche problema. In genere io sono uno che quando si pone un obiettivo lo persegue con una certa costanza, anche a costo di qualche sacrificio, e chi, come lo scrivente, è amante della buona tavola sa benissimo che i sacrifici culinari sono più sacrifici degli altri.
Insomma, com'è e come non è, da qualche tempo ho raggiunto quello che si usa comunemente definire peso forma, che nel mio caso corrisponde più o meno a 71 chili. Ciò mi ha permesso di smettere di russare (sono sempre stato un buon concertista notturno) e di affrontare meglio i turni lavorativi di otto/nove ore in piedi.
C'è però un problema: mia madre, la quale, ogni volta che mi vede, mi rimprovera di essere troppo magro e mi chiede reiteratamente se stia bene. Per lei il fatto che io sia dimagrito non è semplicemente una preoccupazione tra le tante ma una vera ossessione, e mi chiedo perché.
Una possibile risposta che mi sono dato è che in mia madre sia rimasta radicata, più o meno inconsciamente, l'idea che essere magri equivalga ad avere problemi di salute, retaggio di certe convinzioni passate. Ai tempi della sua giovinezza, infatti, quando c'era poco e a volte risultava difficoltoso anche riuscire a mettere insieme il pranzo e la cena, essere "in carne" veniva vista come una condizione associata a un certo grado di benessere e quindi a una buona salute. Viceversa, essere eccessivamente magri era una condizione che veniva associata a penuria, miseria, quindi a carenze alimentari che generavano problemi di salute.
Ora che sono dimagrito e che sto bene, uno dei prossimi obiettivi che mi sono prefissato è quello di convincere mia madre che sono perfettamente in salute, cosa che temo richiederà molto più impegno ed energie di quelli spesi per dimagrire.
Proprio oggi l'annuncio al TG che durante il lockdown il 49 per cento degli italiani è andato sovrappeso! (io sono in quel 49.. sigh!)
RispondiEliminaTi do una brutta notizia però.. le mamme non le convinci mai.. ;)
Paradossalmente, l'inizio del lockdown di marzo dell'anno scorso è coinciso con l'inizio del mio dimagrimento. Per quanto riguarda le mamme, lo so, è una battaglia inutile, ma io ho sempre avuto un debole per le cause perse :-)
EliminaIo ho perso un dozzina di kg dal 2018, da quando mi hanno ricoverato per favismo... da quel momento mi si è anche rimpicciolito lo stomaco e mi sazio prima, per cui non mangio più come una volta...
RispondiEliminaNn so' più er ghepardo de na vorta!!! 🐯
Beh, io non è che fossi chissà quanto in sovrappeso. Avevo una decina di chili in più rispetto a oggi, ma erano comunque chili che mi davano fastidio e ho deciso di eliminarli.
EliminaCiao, ex "ghepardo"! :-)
Innanzitutto bravo che sei dimagrito, è tutta salute. Oltre che, volendo, anche estetica, mentre immagino che pure la messa in quiescenza del "concertista notturno" non possa che essere apprezzata... ;-)
RispondiEliminaTua mamma invece non apprezza, al pari di una vasta schiera di persone... diversamente giovani, per ragioni come quelle che ti sei dato e che tra l'altro sono più che comprensibili.
Come riuscire a sostituire i suoi vecchi parametri con altri più rispondenti alla realtà, soprattutto su un piano scientifico ormai più che consolidato? Direi parlandole tu, facendole parlare anche da parte del medico, e sottoponendole articoli e video in cui si spiegano senza reticenze e mi verrebbe da dire magari anche brutalmente tutti i rischi legati al sovrappeso; idem per quanto riguarda i tutt'altro che trascurabili benefici del peso-forma, sempre sotto il profilo della salute.
Il risultato però non è garantito... lo dico pensando a mio figlio che all'università cominciò a fumare, sicché quando veniva a casa per il week-end gli tappezzavo la camera senza nessuna pietà, non solo di tazebao che mettevano in evidenza i pericoli del fumo, ma anche di foto raccapriccianti, tipo polmoni anneriti di fumatori che nelle mie intenzioni avrebbero dovuto destare immediati buoni propositi.
Ahimé, nulla sostanzialmente cambiò, se pure con alti e bassi, fino a qualche mese fa, e siamo a 30 anni dopo... Ma ancora non oso dirlo troppo forte.
Auguri comunque per tua mamma!
Grazie. Proverò a parlarle (di nuovo) cercando di essere maggiormente convincente, ma non nutro grosse speranze di successo.
EliminaPer quanto riguarda il fumo, io non ho mai fumato e non ho certo intenzione di cominciare adesso. A questo proposito mi porto dietro da sempre una curiosità che credo sarà destinata a rimanere insoddisfatta: perché si inizia?
Io non fumo, come ho detto, ma non è che non abbia mai provato. Diedi la prima tirata, per pura curiosità, attorno ai diciott'anni, e ricordo che il tentativo di inalare quella boccata di fumo mi provocò una vampata di tosse che ci mise un certo tempo a scemare. In quel momento gettai la sigaretta a terra e decisi che il fumo non avrebbe fatto per me.
Dato che quella vampata di tosse credo sia comune a chiunque tiri la prima boccata, perché poi si continua con altre tirate e altre vampate di tosse?
Questa domanda, come dicevo, mi assilla da sempre. Ho provato a chiederne il motivo a qualche fumatore ma nessuno ha saputo rispondermi in maniera esauriente.
Io fumai la prima sigaretta quando ero in seconda media per sentirmi grande e continuai a fumare qualche sigaretta per lo stesso motivo per qualche anno, poi smisi. Sai perché? Perché in vacanza conobbi due ragazzi più grandi di me che non fumavano pur essendo simpatici a tutti soprattutto alle ragazze... Allora capii che non era necessario fumare per coccarde e smisi.
EliminaSe avessi iniziato io a fumare in seconda media, i miei mi avrebbero buttato fuori di casa come minimo. E anche se fossero venuti a sapere di quell'unica sigaretta fumata a 18 anni avrebbero piantato un discreto casino. È anche per questo (oltre alla tosse) che non ho mai cominciato. Avere due genitori intransigenti su queste cose è un buon deterrente.
EliminaMa io fumavo rigorosamente di nascosto e una volta che mia madre mi scopri me ne disse di tutti i colori...
EliminaMia madre invece non ha mai amato vedere i piatti troppo pieni e io e mia sorella abbiamo mantenuto questa abitudine ed è anche per questo che siamo abbastanza magri. Le porzioni di spaghetti erano come quelle che mangi nei ristoranti di alta cucina. Ancora adesso se mi portano un piatto troppo pieno di cibo mi passa la voglia di mangiare.
RispondiEliminaA me invece è rimasta la golosità tipica della gioventù, e quando mi portano un piatto pieno difficilmente resisto, ahimè.
EliminaComplimenti. Rinunciare ai piaceri della tavola o cambiare alimentazione è un sacrificio impossibile per tante persone. Nella mia famiglia quest'anno siamo messi così: mio figlio ha perso circa 25 kg, mio marito e mia figlia una decina. L' unica ad aver messo su peso sono io.
RispondiEliminaLo dicevo l'altra sera, e mio figlio commenta: vi immaginate che ridere se la mamma diventa grassa, dopo aver passato tutta la vita a romperci le balle perché eravamo sovrappeso?
Effettivamente. Ma vedrai che con un po' di impegno qualche chiletto lo butterai giù anche tu :-)
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