Se, come sembra, sarà confermata l'ipotesi del "forchettone", la tragedia della funivia del Mottarone si inserirà nel solco delle molte tragedie che regolarmente riempiono le cronache nostrane, che è quello del tutti sapevano e nessuno ha fatto niente. I responsabili dell'impianto di risalita sapevano che i freni di emergenza erano stati disabilitati perché creavano problemi; i responsabili della manutenzione del ponte Morandi sapevano perfettamente che i tiranti erano da anni ridotti a grissini; i responsabili dello stabilimento in cui lavorara Luana sapevano benissimo che la protezione all'orditoio era stata tolta per farlo andare più veloce e aumentare la produzione, e si potrebbe continuare.
Cosa accomuna queste e tutte le tragedie che hanno riempito le cronache degli ultimi lustri? Il fatto che il profitto viene prima della vita umana. È stato così per i freni della funivia (davano problemi, quindi bisognava spesso tenere fermo l'impianto per la manutenzione, quindi maggiori costi e minori entrate); è stato così per il ponte Morandi (meno manutenzione significava minori costi e maggiori profitti); è stato così per l'orditoio di Luana (senza protezione l'orditoio produceva di più).
Ogni tanto sarebbe cosa buona che ci si fermasse a riflettere sul modo in cui abbiamo organizzato e impostato la società in cui viviamo, su quali valori l'abbiamo plasmata, sul fatto che la vita è oggi ormai decisamente insignificante rispetto alle strutture economiche che la governano. A me viene sempre da sorridere quando sento cose come gli stranieri vengono qua a distruggere i nostri valori. Quali valori? Così, per sapere.
Ciao tutto quello che dici è verissimo. Purtroppo vale a 360° e servirebbe anche una maggiore consapevolezza anche dei lavoratori e un'educazione generale sulle regole del lavoro, sui contratti, eccetera. Quante volte ho sbattuto la testa contro il muro di lavoratori, muratori, idraulici, elettricisti, magazzinieri, operai che non ne volevano sapere di protezioni (caschi, scarpe antinfortunistiche, guanti, mascherine, occhialini) perché li rallentavano sul lavoro oppure "perché tanto si è sempre fatto cosi'" oppure "Sei una femminuccia sei vuoi proteggerti, di cosa hai paura?" o anche la questione degli straordinari che spingere a farseli mettere in busta era sempre aprire discorsi infiniti. Tutto in nome della velocità e del denaro.
RispondiEliminaNel mio piccolo ne so bene perché ho una paga oraria molto buona ma non ho un monte ore e la malattia pagata solo quando sono in programma e ti posso assicurare che nei giorni centrali della settimana fare popcorn e pulire tutto il cinema da solo (sono 7 sale + bagni e spazi in comune e gli esterni) significa arrivare a casa stanchissimo e bersi due birre in un sorso solo.
Il "si è sempre fatto così" è uno dei mali atavici della nostra società, e non solo della nostra.
EliminaFa veramente rabbia leggere questa notizia. Ormai regna solo il profitto, solo il danaro. La vita umana non ha più valore nella nostra società e la cosa che fa più rabbia è che anche questa tragedia finirà nel dimenticatoio.
RispondiEliminaSì, cadrà nell'oblìo, e il guaio vero è che non sarà di alcun insegnamento né di alcuno sprone per un cambio di rotta, come tutte le tragedie che hanno funestato finora le cronache hanno dimostrato.
EliminaNon abbiamo più valori a nessun livello. Il gioco degli appalti facili sulle opere del recovery uscito ora, lo dimostra. Siamo il paese col dissesto geologico più alto d'Europa. Mario Tozzi a Sapiens l'altro giorno faceva una disamina impietosa di come NON si manutenga nulla in Italia. Cadono i ponti, le funivie, franano i paesi, i terremoti fanno accartocciare le scuole costruite con la sabbia.. e noi pensiamo alle cose futili.. per non parlare di altri valori, quali l'educazione, il rispetto, l'onestà.. roba sconosciuta a tanti che chiacchierano e basta.. ci sarebbe solo da vergognarsi. Tutti.
RispondiEliminaNon è che non abbiamo più valori, abbiamo un solo valore: il denaro, generatore simbolico di tutti i valori, per usare un'espressione di Galimberti.
EliminaMi dispiace riconoscerlo, ma a queste tragedie si aggiunge la lentezza della giustizia per le vittime, un disvalore istituzionale.
RispondiEliminaLa giustizia che diventa una lungaggine burocratica,non è giustizia.
Vero. Si spera che nel presente caso, avendo praticamente già tutti gli elementi per giudicare, la giustizia faccia il suo corso in tempi accettabili.
EliminaFa male leggere tutto questo, fa male essere coscienti che fosse risaputo e che tali condizioni si ripetono puntualmente di decennio in decennio. Fa male tutto, anche dover concordare per onestà intellettuale poichè certe volte si preferirebbe non averlo l'intelletto.
RispondiEliminaVero.
EliminaSe lo Stato continua a tassare le aziende oltre il 50% è ovvio che poi cerchino i soldi da un'altra parte. Più che profitto spesso è solo avere i soldi per pagare gli stipendi. Tutto ha una conseguenza...
RispondiEliminaSì, ma non generalizzerei. Ci sono aziende che fanno enormi profitti ma che lucrano lo stesso sulla sicurezza per aumentarli ancora di più.
EliminaQuesta vita che proprio non ne si comprende l'immensità!
RispondiEliminaÈ una terribile tragedia del quale ormai conosciamo colpevoli ed incurie. Spero abbiano rimorsi per sempre.
Ciao Andrea.
Ciao Pia, buona serata.
EliminaRimorsi? Dubito. Penseranno che sono stati scalognati, fra i tanti che la fanno franca
RispondiEliminaProbabilissimo.
EliminaA proposito di valori, domenica scorsa Repubblica on line apriva con la grande notizia che i Maneskin avevano vinto il festival europeo della canzone. A seguire 4 approfondimenti sul gruppo rock. Solo dopo, la notizia che Mattarella commemorava l'anniversario della strage di Capaci dove morì Falcone. Ho ancora la nausea.
RispondiEliminaTi capisco. Purtroppo le scale di valori non le fa Repubblica ma il pubblico, e Repubblica (ma anche gli altri) si adegua
EliminaA dire la verità il Corriere della sera metteva prima Mattarella e poi il rock.
RispondiEliminaAllora sia anatema su Repubblica :-)
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