Ti accorgi che i figli cominciano a passarti avanti e a saperne più di te - nel mio caso non ci vuole granché - quando arriva Michela e ti dice: "Ba', hai sentito che è morto Bauman? Mi spiace, lo conoscevo bene, ho preparato due esami studiando le sue cose." E tu concordi col suo dispiacere in una maniera che dà ad intendere che si tratta anche di una tua vecchia conoscenza, mentre in realtà il suo nome ti dice poco e niente.
lunedì 9 gennaio 2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ancora su Più libri Più liberi
Comunque, tornando alla vicenda Più libri Più liberi, se ci si pensa la partecipazione di una casa editrice filonazista è anche un po' u...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
-
È in corso da un paio di giorni una discussione fiume sul blog di Moz . Tema: cosa resterà dei blog. Tra i tanti argomenti di cui si dibatte...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
Io lo conoscevo di nome, sapevo che era un sociologo, ma sui contenuti del suo pensiero ero completamente all'oscuro. Osservando le manifestazioni di cordoglio su Facebook dopo la sua morte, sembrerebbe invece che fosse molto conosciuto...
RispondiElimina[Eviterò di approfondire paragoni con artisti come David Bowie e George Michael, la cui scomparsa ha portato anch'essa alla luce schiere di fini conoscitori ;-)]