mercoledì 27 maggio 2015

Appigli teologici

Che poi pensavo: perché la chiesa cattolica ce l'ha tanto con gli omosessuali? Quali sono gli appigli dottrinali a cui si aggrappa per giustificare questa repulsione nei confronti dell'omosessualità? Io non sono un esperto, e del vangelo ho solo vaghe reminescenze di quando, da ragazzino, frequentavo la parrocchia, e pur sforzandomi non riesco a trovarne. Non mi viene in mente neppure un episodio, di quelli narrati nei vangeli, in cui Gesù si scagli contro gli omosessuali. Ricordo gli strali lanciati contro i farisei, i pubblicani, gli ipocriti, contro i duri di cuore, i cinici, i potenti, i pedofili nel celebre invito a legarsi la macina al collo e buttarsi in acqua (a proposito, in vaticano riguardo a questa cosa che dicono?), ma contro gli omosessuali non mi sovviene niente.
In generale mi pare che, sintetizzando brutalmente, tutto il messaggio di Cristo sia improntato all'amore verso gli altri, alla fratellanza universale e al divieto di giudicare chiunque. L'unico richiamo alla condanna verso l'omosessualità, sempre se la memoria non m'inganna, credo sia in quel passo dell'antico testamento - non ricordo né il libro né l'autore - in cui si legge che è abominevole per un uomo giacere con un altro uomo. Poi vabbe', c'è tutta la faccenda della creazione ("maschio e femmina li creò") nel Genesi, ma altro non ricordo. Antico testamento a parte, comunque, nel nuovo, come dicevo, mi pare non ci sia niente che giustifichi questa sorta di maccartismo nei confronti degli omosessuali.
Ma forse mi sono perso qualcosa.

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