Sono contento che le due cooperanti italiane siano state liberate. Le polemiche relative a un eventuale riscatto pagato non mi fanno né caldo né freddo e le lascio volentieri a quelli del Giornale e affini. Nel caso comunque che lo stato italiano abbia effettivamente versato i 12 milioni di dollari di cui si parla in giro, c'è da considerare che l'equivalente in euro al cambio attuale è una cifra che supera di poco i 10 milioni, e se proprio vogliamo provare a buttare là un'altra cifra come termine di paragone, il parlamento italiano costa 1,6 miliardi di euro ogni anno (1.600.000.000 €/anno).
Così è più chiaro, no?
giovedì 15 gennaio 2015
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