sabato 3 gennaio 2015

Addio all'Afghanistan

Tra le notizie passate in sordina, che in genere sono quelle più fastidiose, c'è la fine della missione ‪Nato‬ in ‪Afghanistan‬, quella che ‪Obama‬ ha definito "conclusione responsabile" (classica locuzione fumosa interpretabile a piacere). La guerra iniziò all'indomani degli attentati alle torri gemelle, con gli USA che invasero l'Afghanistan perché il regime talebano di Kabul era accusato di ospitare i terroristi di Al Qaeda. Il bilancio storico lo faranno gli storici in futuro, quello dei freddi numeri è già stato fatto. Eccone alcuni. I soldati della coalizione Nato deceduti sono stati 3.485, di cui 2.342 americani. Le forze militari afgane hanno perso più di 16 mila soldati. Mancano fonti attendibili sul numero di talebani e insorti uccisi: si stima un numero tra i 20 e i 35 mila. Agli americani questo conflitto è costato 1.000.000.000.000 $ (mille miliardi di dollari), di cui l'80% spesi sotto la presidenza Obama (http://tinyurl.com/l3dl5of). Per quanto riguarda noi, i soldati che ci hanno rimesso la pelle sono stati 48, mentre il costo sostenuto dallo stato italiano è stato di 5.000.000.000 € (http://tinyurl.com/lowohwg).
‪Renzi‬ ha dato ampia disponibilità alla permanenza dei nostri militari, qualora ci venisse richiesto, anche dopo il ritiro delle altre forze alleate. Letta, gliene diamo atto, si era invece schierato - meritoriamente, direi - per il totale disimpegno. Comunque sia, un paese come il nostro, che "ripudia la guerra" per Costituzione, qualche domanda forse se la potrebbe anche porre.

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