Istintivamente sarei tentato di archiviare la vicenda di Ciro Esposito nella sezione "non mi frega di meno" all'interno della mia personalissima classifica di cose a cui dare (o non dare) importanza. Però...
Insomma, il tipo è ridotto in questo stato a causa di una faida di tipo calcistico. Ecco, all'interno di una eventuale serie di motivi più o meno validi per cui morire, credo che il calcio, seppur indirettamente, sia uno dei più stupidi. Ah, lo so, il ritornello è noto: la colpa non è del calcio ma di chi lo strumentalizza e lo usa come pretesto per sfogare frustrazioni, rancori, incazzature represse e via di questo passo. Bene, sarà anche così, ma se le società, lo stato, o chi volete voi, non sono in grado di isolare questa marmaglia, allora forse hanno ragione quelli che chiedono che gli stadi vengano chiusi e buona notte. Comunque, le mie sono solo elucubrazioni superficiali, buttate lì così, come mi vengono. Pensandoci, ogni giorno, in qualsiasi parte del mondo, c'è gente che si ammazza per qualche motivo: pazzia, miseria, fanatismo religioso (guardate cosa sta succedendo in Iraq in queste ore, solo per fare un esempio), soldi, potere, cattiveria, prevaricazione, non vedo perché il calcio dovrebbe essere esente dai pretesti.
Forse, molto più banalmente, meritiamo una sana e salutare estinzione.
martedì 24 giugno 2014
Su Ciro
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