Il ministro della pubblica istruzione, Stefania Giannini, è preoccupato dal pericolo derivante da una eventuale chiusura delle scuole paritarie. Se ciò si verificasse - dice - lo stato dovrebbe mettere sul piatto almeno 6 miliardi di euro per sopperire alla loro scomparsa. Riflessione semplice semplice.
Da ciò che mi ricordo io, tutti i governi, nessuno escluso, hanno elargito fondi alle scuole private e confessionali e ne hanno tolti a quelle pubbliche. Sempre. È giusto tutto ciò? A mio avviso no, perché il diritto fondamentale all'istruzione deve essere garantito a tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche, e uno stato che mette il diritto all'istruzione nella Costituzione deve adoperarsi affinché una istruzione di qualità sia garantita a tutti, non solo a chi può permetterselo. Le scuole private sono in crisi? Mi spiace, ma si arrangino. E, se dovessero chiudere, lo stato trovi i mezzi per sopperire.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
mi chiedo quanto costino ogni anno le scuole non statali (anche in termini di diplomati che pagano i "diplomifici")...
RispondiEliminaBella domanda...
RispondiEliminacostano... ogni anno il ministero MIUR emana un decreto con criteri e modalità per il contributo alle scuole paritarie , come previsto dalla legge del 2000, a cui fa seguito la quantificazione dei contributi con ripartizione per Regione ; ad es.per l'a.s.12/13 il contributo ministeriale "base" è stato di euro 275.611.096,00 . A questo si aggiungono altri contributi finalizzati, oltre a contributi regionali e comunali , più o meno consistenti secondo l'orientamento politico. Per avere un quadro complessivo sarebbe necessario valutare tutte le entrate e tutti gli aspetti della gestione, comunque costare costano e non si reggono certo sulle sole rette degli utenti che altrimenti credo sarebbero proibitive per la maggioranza.
RispondiElimina