L'immagine simbolo di quello che sta accadendo in Egitto sarà, probabilmente, il poliziotto che butta il cadavere di un manifestante tra i rifiuti, come se fosse un normale sacco di immondizia.
Nel frattempo, giusto per la cronaca, la repressione militare ha già prodotto 40 morti e le dimissioni del capo del governo, che ha rimesso il mandato nella mani delle forze armate. Pure le elezioni, già programmate, sono in forse. Non so fino a quando potremo permetterci il lusso di ignorare quello che sta accadendo su quella sponda del nostro mare Mediterraneo.
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L'odio al Pride
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