Quell’articolo permette dunque di poter fare ciò che si vuole dove si vuole: costruire un albergo, un ristorante, un supermercato, un campo da golf o tutto ciò che salterà in mente a una classe dirigente incapace di pensare a un orizzonte che non sia la più volgare speculazione edilizia. Ora questo scempio è esteso a tutto il sistema costiero italiano e il meccanismo potrà partire su richiesta delle imprese. Stiamo diventando un paese incivile che distrugge qual poco che resta delle sue meravigliose coste.
Paolo Berdini, sul Fatto, spiega cosa c'è dietro alla concessione per 90 anni, ai privati, di beni pubblici come spiagge e arenili. Nel frattempo, pare che l'UE abbia formalmente chiesto immediati chiarimenti all'Italia.
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