lunedì 10 agosto 2009

Operai in cima

Un secondo caso Innse, o almeno qualcosa che pare assomigliarci molto, sta venendo alla luce in queste ore. Vicino a Roma, infatti, alcuni operai di una azienda che produce intonaci, collanti e vernici, la Calci idrate Marcellina, sono appollaiati su una torre a 50 metri d'altezza dal suolo.

Come nel caso dell'azienda milanese, al centro da parecchi giorni di una vertenza piuttosto dura tra vertici e operai che vede questi ultimi difendere con le unghie e coi denti il proprio posto di lavoro, anche nel caso di Roma la protesta è iniziata in previsione della chiusura dell'azienda il prossimo 24 agosto.

Gli episodi di operai che salgono in cima alle gru per cercare di difendere il proprio lavoro, con le aziende circondate dalle forze dell'ordine, si stanno moltiplicando - stranamente - nonostante qualcuno, in una recente conferenza stampa in cui se le è suonate e cantate da solo, si sia arrogato il merito di aver garantito la pace sociale e aver fatto sì che "oggi non c'è nessuno in Italia che perde il posto di lavoro".

Piccola nota a margine. Qualcuno si è chiesto come mai la Lega non si sia fatta sentire per niente (almeno io non ho trovato nessuna dichiarazione) sulla vicenda della milanese Innse?

2 commenti:

  1. Purtroppo i mezzi di comunicazione mettono in secondo piano questi eventi importantissimi, e distraggono i cittadini con enormi quantità di sciocchezze.
    Basti pensare che, alcune sere fa, la prima notizia data dal TG1 riguardava un calciatore di cui non ricordo il nome (e nemmeno mi sforzo di farlo) e il suo presunto acquisto da parte di Berlusconi.
    Detto questo, non si avverte neppure la forza per commentare oltre.

    Abbiamo un premier che nega o minimizza la crisi, la povertà e la disoccupazione. Ogni tanto, poi, dispensa pure consigli non richiesti, del tipo che "bisogna darsi da fare" oppure che le "massaie" devono fare la spesa dove costa meno. A qualche ragazza suggerisce persino di trovare un marito ricco (sigh!).
    D'altra parte, fa bene a parlare così visto che tanti italiani, anche in difficoltà economica, lo votano qualsiasi cosa dica.

    Ciao e buona giornata.

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  2. Basti pensare che, alcune sere fa, la prima notizia data dal TG1 riguardava un calciatore di cui non ricordo il nome (e nemmeno mi sforzo di farlo) e il suo presunto acquisto da parte di Berlusconi.

    Lo so, è fatica rassegnarsi a questa cosa. Il tg1 poi, da "istituzione" dell'informazione qual era alcuni decenni fa, si è ridotto a una sorta di megafono utilizzato dalla politica per la sua propaganda (un esempio l'ha raccontato recentemente Massimo nel suo blog).

    Per il resto, che dire? Niente. Solo sperare che tutto questo passi alla svelta.

    Ciao.

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