mercoledì 6 novembre 2024

Quello che forse occorrerebbe capire della vittoria di Trump

Quello che, credo, sarebbe veramente importante e interessante capire riguardo alla vittoria di Trump sono i motivi per cui in Occidente, cioè Europa occidentale e USA, è in atto da anni lo spostamento verso le destre. Intendo i motivi veri, culturali, sociali e antropologici di questa deriva. 

Trump è un signore largamente impresentabile, ha una lista di grane giudiziarie infinita. È corrotto, razzista, stupratore, detesta i diritti, le minoranze, ama i dittatori alla Putin, i regimi autoritari, e ha già dichiarato che appoggerà tranquillamente il genocidio dei palestinesi per mano di Netanyahu.

Eppure è stato votato da milioni e milioni di americani, e nessuno li ha costretti. Personalmente credo poco all'alibi della povertà, dei timori sul futuro incerto, della scarsità di prospettive. Sì, in parte ci sarà anche questo, ma la maggioranza di quei milioni di elettori l'ha votato, inutile nasconderselo, perché si riconosce in ciò che rappresenta, in quei "valori" lì: l'individualismo, i muri, le chiusure, il facciamo da soli e gli altri là fuori si fottano.

Ma chi c'è dall'altra parte che dovrebbe fare da argine? C'è qualcuno? Esiste ancora una sinistra di stampo socialista/progressista che si faccia carico delle istanze di chi non vede un futuro e non vede prospettive? Oppure si è persa rincorrendo le star dello show business americano che si esibivano per Kamala Harris?

30 commenti:

  1. Moltissimo ha pesato il fatto che i Dem USA non hanno fatto altro che alimentare le guerre in giro per il Mondo soprattutto in Ucraina.

    Ora spero che Donald Trump rispetti la promessa di fermare tutte queste spaventose guerre.

    Riporto il comunicato del Movimento 5 Stelle Europa

    "“A Donald Trump facciamo le nostre congratulazioni per la elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America. Le relazioni transatlantiche hanno conosciuto alti e bassi dal dopoguerra a oggi, ma hanno rappresentato e noi ci auguriamo che continuino a rappresentare un faro di libertà, democrazia, giustizia e pace nel mondo. Questi valori recentemente sono stati messi a dura prova da numerose sfide, in primis la guerra in Ucraina. Noi auspichiamo che gli Stati Uniti e l’Unione europea trovino la via per rafforzare il dialogo per tutelare gli interessi comuni e uno di questi è sicuramente la stabilità e la cessazione delle ostilità in Ucraina e in Medio Oriente”. Così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo."

    RispondiElimina
  2. Come al solito ottimo spunto di riflessione…
    Mi limiterò a darti due ragioni per spiegare la sua rielezione:

    Ragione 1:
    Per prima cosa, per capire questa apparente aporia, secondo me bisogna distinguere fra come è descritto Trump.

    La descrizione del pazzo furioso un po’ criminale, mezzo razzista, mezzo corrotto e mezzo amico dei dittatori è esattamente quella che danno i media italiani (da quel poco che mi arriva) e che è ripresa dai media USA.

    Stessi media che però, fino al giorno prima del dibattito fra Trump e Biden, giuravano che il presidente in carica fosse più lucido che mai: poi, magari sarà stato in giornata no, ma abbiamo visto com’è andato il confronto e come, un po’ con le buone e un po’ con le cattive, sia stato convinto ad abbandonare la ricandidatura a favore della Harris.
    Stessi media che ci giuravano che l’Ucraina aveva vinto la guerra, che Putin era malato terminale di cancro… o aveva il Parkinson, o forse entrambi…, che comunque sarebbe stato presto defenestrato dato che l’economia russa era distrutta etc.

    Quello che voglio dire è che i media ormai vanno ascoltati con prudenza: da varie decine di anni in Italia, ma ancora prima negli USA, il loro modello economico non prevede più di vendere notizie agli utenti, ma sono invece gli utenti a essere venduti agli inserzionisti. In altre parole il lettore/spettatore non è il cliente ma il prodotto venduto. I media sono usati per influenzare l’opinione pubblica e, tutto sommato, vi riescono ancora piuttosto bene.

    Se però ti allontani dai media ufficiali e segui i canali indipendenti, per esempio ma non solo su Youtube, allora anche Trump si trasforma da anatroccolo mannaro in cigno (non proprio bianco ma almeno grigiastro sì!).
    Secondo me se vuoi avere un’opinione più precisa del personaggio Trump dovresti guardarti l’intervista di Joe Rogan. Lunghetta (quasi tre ore di chiacchiere su tutto, non una vera intervista in realtà) ma che ti aiuterà a capire perché a buona parte degli statunitensi piace Trump.

    RispondiElimina
  3. Ragione 2:
    La presidenza Biden è stata disastrosa e la Harris era ed è la sua vice presidente. Pubblicamente ha detto di condividerne e supportarne le scelte, che non cambierebbe niente se tornasse indietro etc.
    Insomma di solito i vicepresidenti ereditano i successi dei relativi presidenti ma lei ha ereditato solo disastri.
    Un breve riepilogo sulla politica estera:
    - Ritiro/fuga dall’Afghanistan (con i talebani che dopo una settimana avevano ripreso il potere).
    - Gestione della pandemia: compressione delle libertà ma soprattutto crisi economica in un paese dove, se non potevi lavorare da casa, venivi licenziato su due piedi.
    - Guerra in Ucraina (col pericolo concreto, pochi lo ricordano, di guerra nucleare anche solo per errore).
    - Sabotaggio del gasdotto North Stream: questo ha fatto capire al mondo non occidentale come gli USA trattano i propri alleati. Per costruire la fiducia occorrono decine di anni, per distruggerla una singola esplosione.
    - Sostegno a oltranza a Israele. Se Biden avesse tagliato la fornitura di armi a Israele il genocidio sarebbe cessato in un mese o poco più. Su questo, sfortunatamente, non credo che con Trump cambierà qualcosa…
    - Furto/sequestro dei beni russi in Europa e negli USA. Passato il principio che ai nemici degli USA si può sequestrare tutto si preferirà investire altrove oppure, a causa del rischio, solo se i profitti verranno alzati.

    Ma di tutto quello che accade al di fuori degli USA agli americani importa il giusto: ciò che davvero non hanno digerito è l’aumento dell’inflazione (collegato all’aumento del costo dell’energia per la guerra in Ucraina) e conseguentemente dei prezzi dei beni di prima necessità.
    Anche le centinaia di miliardi regalati a Zelensky (beh, il 90% resta in USA andando all’apparato militare/industriale) mentre, per esempio, agli abitanti della Carolina del Nord alluvionati sono andati 700$ a testa che però andranno restituiti…

    In definitiva:
    Trump è sicuramente un personaggio divisivo che si ama o si odia: da noi arriva solo l’aspetto peggiore ma vi è anche un’altra faccia.
    La presidenza Biden passerà alla storia come una delle peggiori in assoluto e parte della responsabilità, inevitabilmente, è anche della Harris.

    Ci sarebbero anche altri elementi ma secondo me i principali sono questi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In linea generale concordo. E poi ci sono ragioni anche un po' più "terra terra", come spiega Saudino qui.

      Elimina
    2. Ho ascoltato il video: anch'io in generale concordo con Saudino! Ho seguito sia la Harris che Trump e sicuramente, sentendo Trump dal vivo, si ha la sensazione che sia più vicino alle persone e ai loro problemi mentre la Harris mi suonava più artificiosa con due/tre concetti che ripeteva sempre a memoria...

      Diciamo però che quello che ha detto Saudino era vero anche 4 anni fa, eppure allora vinse Biden. La differenza rispetto a 4 anni fa è che la presidenza Biden ha lavorato male e la Harris è/era la vice presidente...

      Ah! non sono d'accordo su Musk!
      Uno dei grandi problemi dell'occidente secondo me è la censura e Twitter da questo punto di vista ha portato una ventata di libertà. Spero anzi che possa contribuire a creare leggi che tutelino la libertà d'espressione.
      Poi ovviamente vedremo: aspetto i fatti a giudicare.

      Elimina
    3. Piccolo aggiornamento che ritengo interessante...

      In questi giorni sto ascoltando le considerazioni post-elettorali negli USA... ebbene tutto quello che abbiamo scritto qui tu, io e gli altri commentatori è troppo evoluto!
      In America pensano che la Harris abbia perso le elezioni non per i risultati della presidenza Biden (e le sue ripercussioni sull'economia americana), non per la campagna elettorale o i confronti diretti/indiretti con Trump, non per il programma di governo...
      Niente di tutto questo!
      La Harris ha perso perché gli uomini, soprattutto se "bianchi", sono misogni (compresi i "neri" e i "latini") mentre le donne bianche sono un po' razziste. Cioè sta venendo tutto ridotto a una questione di "identità" (se ho ben capito adesso indicano così il genere biologico/percepito e il colore della pelle/etnia) e non di politica, neppure semplicemente intesa come scegliere il candidato che si ritiene migliore per il Paese.

      Elimina
    4. Sinceramente, temo che la causa sia proprio questa: gli americani (molti americani) non sono proprio pronti culturalmente e come forma mentis ad avere una donna Presidente.
      Senza andare a cercare chissà quale motivazione economica o geopolitica.

      Piccola chicca, ma prendetela solo come battuta: Trump ha vinto sempre e solo contro candidate donne.

      Elimina
    5. Ti rispondo con il mio primo account perché sono su PC.

      Se vinceva Kamala Harris tra poco sarebbe esplosa la terza guerra mondiale... Tra morire tutti con una guerra atomica e la salvezza che promette Trump gli americani per me hanno fatto la scelta giusta.

      In democrazia esiste anche l'Opposizione chi perde le elezioni deve accettarlo.

      Elimina
    6. @Maurizio Antonelli
      Nel frattempo ho sentito anche l'opinione dei repubblicani sulla cosa. In effetti, dai dati, emerge che una buona maggioranza dell'elettorato maschile/giovane/bianco ha votato per i repubblicani.

      Questo viene spiegato non tanto per misogenia ma perché negli ultimi anni i ragazzi sui vent'anni bianchi (non appartenenti a minoranze) hanno grandissime difficoltà a entrare nel mondo del lavoro (complice probabilmente la crisi che riduce al minimo i posti disponibili) perché non hanno nessuna linea preferenziale. Contemporaneamente non si sentono responsabili per i vantaggi/privilegi che i loro nonni o bisnonni hanno avuto: insomma si sentono trattati ingiustamente e, per questo, hanno punito i democratici che hanno supportato queste politiche passando ai repubblicani.

      Non so quanto ci sia di vero in quanto affermano: riporto solo quello che ho sentito...

      Elimina
    7. Probabilmente ha pesato tutto, anche questo che dici tu.
      Io, però, sono abbastanza convinto che abbia pesato molto il fatto della candidata donna. Così come fu anche per il primo Trump.
      Molti americani non sono ancora culturalmente pronti ad avere un donna al "comando".
      Non ho verificato, ma basterebbe controllare se c'è la solita differenza tra il voto delle grandi città e il voto nei paesini e nelle grandi campagne (io ironicamente li chiamo i territori dei pistoleri).

      Elimina
    8. @Maurizio Antonelli
      Chiaramente possiamo fare solo ipotesi e, come hai detto tu, molti fattori si saranno sovrapposti per portare alla vittoria di Trump.

      A me sembra strano che abbia pesato molto il sesso della Harris: credo abbia contato di più che sia andata malino alle interviste e, in generale, sembrando la candidata calata dall'alto (non vi è stata l'usuale nomination fra i candidati democratici), senza idee proprie ma che sapeva bene solo gli argomenti preparati a memoria (in molte interviste che ho visto a certe domande non rispondeva realmente ma cambiava argomento in maniera piuttosto evidente e goffa).
      Io credo che, per esempio, Tulsi Gabbard (per anni democratica, poi indipendente e pochi giorni prima delle elezioni passata dalla aprte di Trump) che se la senti parlare capisci che è molto intelligente e preparata, avrebbe vinto facilmente contro Trump anche se donna.

      Un'altra ipotesi che ho sentito pochi giorni fa è che Biden abbia remato contro la Harris per vendetta contro l'apparato democratico che lo aveva "tradito". In quest'ottica (a sentire non ricordo se la Pelosi o la Clinton) il suo sostegno alla candidatura della Harris, giunto appena mezz'ora dopo l'annuncio del suo ritiro dalle elezioni, che avrebbe contribuito a non fare la nomination fra i democratici puntando invece su una candidata "debole".

      Elimina
  4. Se penso a tutte le possibili implicazioni, nonché ai rispettivi tratti caratteriali, a me fa più paura Elon Musk di Trump.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti. Se dovessi fare il gioco della torre, tra i due non so chi sceglierei.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. @Andrea: Ma che ha fatto Musk di male? (per errore nel commento cancellato avevo scritto "Trump"!)

      Elimina
    4. Se avessi un account su twitter lo sapresti :-)

      Elimina
    5. In verità ho un account Twitter: non lo uso per scrivere ma solo per seguire altre persone!

      Mi sembra che con la sua gestione sia aumentata la libertà d'espressione, non diminuita.
      Addirittura ha reso pubblico il codice dell'applicazione (mi pare) così sono adesso noti i suoi algoritmi che, per esempio, portano alla popolarità di un pezzo.
      Poi ho visto che le notizie dubbie sono correttamente indicate dai lettori con tanto di riferimenti che permettono di verificare il contesto...
      Credo poi che abbia ridotto il numero di BOT e di falsi follower anche se adesso con le AI non è più così semplice e tutte le piattaforme ne sono infestati (servono a generare consenso su una certa opinione solamente grazie al loro numero: se tu leggi un articolo che non ti piace e poi vedi che ha 9 commenti positivi e 1 negativo sei portato a pensare di essere troppo critico e non lasci un tuo eventuale commento negativo; chi era invece neutro, vedendo i commenti positivi, può diventare a sua volta positivo etc.)
      Volendo trovarvi qualcosa di negativo c'è forse la differenziazione di funzionalità fra utenti a pagamento e non.

      Elimina
    6. Musk ha reso disponibile il codice sorgente di Grok, non di twitter.
      Riguardo a quest'ultimo le mie critiche non sono a eventuali compressioni della libertà di espressione, dal momento che ogni utente è libero di scrivere ciò che vuole (neppure Musk è così Tafazzi da non rendersi conto delle ricadute che avrebbe instaurare un regime censorio), ma sono riferite al fatto che dopo averlo acquistato ne ha fatto un megafono personale di propaganda politica. Ogni utente che non imposta la piattaforma in modo da leggere solo gli utenti che segue si trova infatti la home page piena di fake news, endorsement a Trump, negazionismi sui vaccini, sul clima ecc. Tutte cose pubblicate personalmente da Musk o comunque rilanciate da lui. A questo vanno le mie critiche, a ciò che ormai è diventato quel social sotto la sua gestione.

      Elimina
    7. C'è ben altro di cui aver paura, secondo me, essendo Musk tanto ballerino nella psiche quanto accentratore di poteri in una misura che non si ricorda a memoria d'uomo.
      Oggi però ho una giornata che non mi lascia spazio per trattare simile argomento, davvero non da poco. Comunque, tanto per avere un'idea (e da allora è passato un ulteriore anno abbondante):
      https://www.corriere.it/tecnologia/23_agosto_25/indagine-su-elon-musk-il-potere-senza-precedenti-l-abuso-di-ketamina-la-sindrome-del-messia-935ec317-03df-4373-a5eb-f8a5b793cxlk.shtml

      Elimina
    8. Paura aggravata dal fatto che, a quanto sembra, Trump avrebbe idea di affidargli incarichi di governo. E dopo che ha dichiarato di voler mettere Robert Kennedy ai vertici della sanità, si salvi chi può. Per chi non lo sapesse, Kennedy è convinto nel potere taumaturgico della luce solare, nel complotto di Big Pharma per inoculare sieri che uccidono, nella plurismentita correlazione tra vaccini e autismo. Non aggiungo altro.

      Elimina
    9. @Andrea Kennedy dovrebbe andare all'agricoltura (per combattere i cibi ultraprocessati)...
      @siu leggerò l'articolo del Corriere.it, grazie per la condivisione!

      Elimina
    10. @siu Lessi l’articolo qualche giorno fa e l’ho appena riletto per rinfrescarmi la memoria.
      Ci sono due temi principali di cui solo il secondo specifico su Musk:
      1. I grandi miliardari hanno grande influenza anche sui governi.
      Sono completamente d’accordo: questo non riguarda solo Musk ma tutti i miliardari come specificato anche dall’articolo sul finale. La peculiarità di Musk è che le sue tecnologie sono all’avanguardia e quindi molto più critiche anche per gli Stati. Ma è una sua colpa o è stato bravo lui?
      2. Secondo voci Musk sarebbe depresso e prenderebbe farmaci che potrebbero alterarne il carattere rendendolo impulsivo, con dissociazioni e manie di grandezza. Di positivo, sempre secondo l’articolo, c’è la sua capacità di sacrificarsi per il lavoro/scopo e il voler fare del bene all’umanità con la controindicazione però che il tutto sia condizionato dalla sindrome del Messia.

      In generale l’articolo mi è parso estremamente speculativo soprattutto nell’interpretazione psicologica di Musk e del suo comportamento. Di concretamente negativo su di lui non mi pare dica niente…

      @Andrea: fidandomi della mia memoria ho voluto ricontrollare e ho trovato che il codice di Twitter per la scelta degli articoli da presentare agli utenti è stato reso pubblico: lo puoi scaricare direttamente dal sito GitHub.com.
      Ho letto anche che dovrebbe essere stato reso pubblico l’intero codice ma non ho verificato.

      Elimina
  5. Detto e ribadito in decine di occasioni da quando ho un minimo di raziocinio: a certa gente va impedita la scalata al potere, con ogni mezzo, per il bene della società nonché del pianeta.
    Anche per questo prego per l'estinzione della specie umana, che è capace di sostenere e giustificare pazzi, dittatori, pregiudicati, purché li illudano. E ne abbiamo già in Italia soggetti del genere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché tutta questa notte ho pregato nella vittoria di Trump?

      Per questo motivo:

      https://www.affaritaliani.it/esteri/dopo-la-vittoria-donald-trump-ora-mantenga-gli-impegni-e-fermi-le-guerre-943355.html#google_vignette

      "Elezioni Usa 2024/ Dopo la vittoria, Donald Trump ora mantenga gli impegni e fermi le guerre"

      "dica basta il nuovo Presidente alla corsa alle armi, basta alle escalation militari, basta ai genocidi, basta con gli Stati Uniti gendarmi del mondo.

      mondo intero si unisce al popolo americano che ha scelto con Trump alla Casa Bianca e i conservatori al potere al posto dei democratici di premiare la discontinuità rispetto all'amministrazione guerrafondaia di Joe Biden. Il mondo intero chiede la sospensione dell'invio delle armi a Zelensky e l'immediata apertura di un tavolo di pace non solo in Ucraina ma anche in Medio Oriente, tra Israele e Palestina. La pace contro la guerra, la vita contro la morte. Forza Donald Trump...è questo il destino cui ti ha destinato la Storia. Non sottrarti a questo impegno. Il Mondo intero te ne renderà merito per sempre."

      Angelo Maria Perrino

      Trump è l'unica speranza di pace per tutto il Mondo.

      Siamo ridotti talmente male che il Tycoon è diventato un simbolo di pace... Assurdo ma vero...

      Elimina
    2. Su Israele la politica di Trump sarà, sfortunatamente, la stessa di Biden almeno stando alle dichiarazioni pre elettorali...

      Speriamo riesca a portare la pace in Ucraina: dubito però che ci riesca in due giorni come diceva!

      Elimina
    3. Guerra in Palestina la situazione rimane preoccupante.

      Però Trump sulle guerre come riporta ANSA.it parla al plurale

      "Fermerò le guerre"

      Se avesse vinto Kamala Harris non avremmo neppure potuto sperare la fine dei conflitti.

      Elimina
    4. Chi nasce tondo non muore quadrato: nel mandato precedente Trump non si è affatto dimostrato pacifista, né a lungo né a corto raggio. Non credo alle promesse elettorali, guardo i fatti.

      Elimina
    5. @Gas75 Beh, più pacifista di Biden però sì! Con la Corea del Nord poi aveva fatto grossi progressi (andò a trovare "Ciccetto" (mi sfugge il nome!) in Corea e gli strinse la mano). Con Putin i rapporti erano cordiali e non si rischiava una guerra nucleare (anche solo per errore) come oggi...

      Poi, vediamo: giustamente è bene non fidarsi e aspettare di vedere come si muove. Di certo per la Palestina non sembra cambiare niente: supporto incondizionato a Israele e minaccie all'Iran. Ma questo già si sapeva.

      Elimina
  6. C'è qualcuno a fare da argine?, chiedi. Non credo, non vedo. La sinistra ha invidiato la destra, ne ha preso la semplicità e l'immediatezza dei valori, ha cercato il benessere nell'"abbiamo una banca", nel nepotismo, nel sottobanco delle decisioni ed ha abbandonato i discorsi sui valori, sulla crescita sociale, sulla cultura e sull'uguaglianza.
    A mio padre, oggi, direi: Si ricomincia da capo, babbo.
    Ciao Andrea.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Temo che sia proprio così, Sari.
      Ciao, buona serata.

      Elimina

Se tutto è antisemitismo

  Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...