Fuori dal Castello di Mesola, dove ci siamo fermati oggi per una breve sosta, c'erano alcune bancarelle. Una di queste era di libri usati e naturalmente mi ci sono fermato, invogliato anche dal cartello un libro, un euro. Il bottino lo vedete qui sopra. Il libro della Läckberg l'ho preso perché è una giallista che adoro e quel titolo mi mancava; stesso discorso per il celeberrimo capolavoro di Dumas, che tra l'altro non ho mai letto, ahimè.
Ma quello che più mi ha intrigato fin da quando mi è capitato in mano è stato Il mondo è una prigione, di Petroni, uno dei suoi romanzi più celebri.
Guglielmo Petroni è stato uno scrittore, poeta e pittore italiano. Morto nel 1993, la sua peculiarità maggiore è quella di essere stato praticamente semianalfabeta fino all'adolescenza a causa della estrema povertà della sua famiglia, povertà che gli precluse l'accesso agli studi (all'età di 10 anni entrò a lavorare nella bottega di calzolaio del padre).
Ciò non gli impedì di diventare uno dei maggiori e più prolifici scrittori italiani (narrativa, saggistica, poesia). Nel 1974 vinse addirittura lo Strega col romanzo La morte nel fiume.
E niente, le sorprese più belle capitano sempre in modo inaspettato.
Ormai è palese: i libri ti seguono e ti cercano ovunque. 😊
RispondiEliminaComincio a pensarlo anch'io :-)
EliminaAnche io amo fermarmi alle bancarelle di libri usati, ma mi è stato vietato di comprare altro perché a casa non abbiamo spazione e non riesco a leggere quelli che già abbiamo per mancanza di tempo. 😢
RispondiEliminaTranquillo, è un problema con cui convivo da anni :-)
EliminaIo ho un'intero scaffale di libri mai letti,
RispondiEliminaLi leggerai, prima o poi?
EliminaLa "saga di Fjallbacka" la sto leggendo proprio in questo periodo, sono circa a metà.
RispondiEliminaA dire il vero Camilla Lackberg non è la mia preferita in assoluto, però per la fame di gialli che ho attualmente è perfetta: ha scritto tantissimi romanzi, in genere si tratta di tomi da 5-600 pagine e anche se non presentano grandi qualità formali, le sue storie sono belle solide e danno una certa soddisfazione.
Forse la mia preferenza (per ora) va alla trilogia di Mina e Vincent.
Io della Läckberg ho letto romanzi sparsi qua e là, senza seguire qualche ordine (anche se inseriti in saghe sono comunque tutti leggibili singolarmente), e anche a me piacciono le sue storie e come le congegna. Quello che sto leggendo adesso non fa eccezione.
EliminaIo preferisco leggerli in ordine cronologico sennò non si riesce a seguire l'evoluzione dei personaggi ricorrenti e gli eventi si mescolano tutti, magari rovinando anche qualche sorpresa.
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