Poi, certo, non dovrebbe essere la signora Segre a farsi carico di un compito che è della scuola, ma, come si dice, piuttosto che niente, meglio piuttosto.
giovedì 19 maggio 2022
Liliana Segre e Chiara Ferragni
Non vedo dove sia lo scandalo se Liliana Segre invita Chiara Ferragni a visitare il Memoriale della Shoah. Chiara Ferragni ha un potenziale mediatico di grandissime dimensioni, e se accettasse contribuirebbe ad avvicinare molti giovani alla conoscenza di quel tragico periodo storico. Non credo sia un mistero per nessuno la scarsissima conoscenza della storia da parte dei giovani di oggi, basta guardare i silenzi imbarazza(n)ti come risposta a domande di cultura generale in certe trasmissioni televisive, ad esempio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nemmeno io ci trovo nulla di scandaloso, anzi credo che sia un’ottima idea proprio per le ragioni che hai scritto. Chissà per quale motivo oggi si scandalizza del nulla, mentre cose che dovrebbero davvero scandalizzare, come quei silenzi imbarazzanti dei ragazzi interrogati su argomenti di cultura generale, passano senza lasciare traccia. Questa è la prova di quanto ci siamo impoveriti, moralmente e culturalmente parlando.
RispondiEliminaSe non puoi batterli, fatteli amici (attribuita a Giulio Cesare)
RispondiEliminaSempre valido :-)
EliminaIl problema dei nostri tempi è che è sempre tutto bianco o tutto nero, quindi per molti che Liliana Segre si mescoli a Chiara Ferragni suona come un sacrilegio. Magari si potrebbe provare a guardare alle sfumature, farebbe bene a tutti.
RispondiEliminaVerissimo. E comunque non ci vedo nulla di sacrilego. Mi scandalizzano molto di più i raduni neofascisti e le teste rasate (generalmente vuote) che sfilano indisturbate per le città.
EliminaSono d'accordo...
RispondiEliminaEsatto.
RispondiEliminaNon la trovo una buona idea, mi pare più ragionevole fare dei progetti a lunga scadenza per avvicinare i ragazzi ma non solo all'argomento. Un'influencer per sua essenza è idonea a una promozione fuggente, non a caso il veicolo preferito per farlo sono le storie di Instagram che durano 24 ore.
RispondiEliminaPoi magari qualche giovane laureato in Storia sull'argomento si trova!
Lo scandalo è che Chiara Ferragni abbia del potenziale mediatico.
RispondiEliminaEh, cosa vuoi... mala tempora currunt.
RispondiEliminaM'ha meravigliata la decisione di Liliana Segre... farsi sostenere dalla Ferragni significa accettare e riconoscere la logica del nulla e del non ragionamento che sta dietro ad un facile click. Se la Signora (e la maiuscola non è ironica) metterà davvero in atto il suo proposito, sarà per disperazione, dirà di noi e della nostra incapacità di pensare autonomamente, della vittoria di quel mi piace-non mi piace che permette di credere di essersi espressi e ci butta in un abisso.
RispondiEliminaNon apprezzo chi si serve del proprio intimo, dei figli, della malattia per incassare e il mio non è moralismo ma lo spavento di una società che non prevede alcun sapere ma che accetta d'essere convinta. La politica che arriverà potrebbe avere questo segno e già ne intravedo i segni. Un potere che muove denaro e consenso è una potenza vuota che regna su un popolo senza capacità e pronto all'asservimento. E si ritorna al fascismo in un amen... sempre che la scuola non riprenda in mano il suo compito di istruire e formare adulti pensanti e colti... magari fan di qualche influencer ma con piena coscienza.
Vabbè, ora sto fantasticando.
Ciao.
Si, temo tu stia fantasticando, ma è un bel fantasticare.
RispondiEliminaCiao Sari.