lunedì 26 marzo 2018

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"Il Settecento e l’Ottocento sono stati i secoli per eccellenza della corrispondenza epistolare. Il perfezionamento della tecnica postale e il miglioramento della viabilità e dei mezzi di trasporto (nel XVIII, per es., l’introduzione delle sospensioni nelle carrozze) favorì lo sviluppo della cultura epistolare, l’arte dello scrivere lettere. Il miglior manuale, in tal senso, fu la letteratura; ne è esempio Tatjana che scrive ad Onegin una lettera “così sincera e palpitante di ingenuo entusiasmo” composta esclusivamente di citazioni letterarie (a proposito di “prestiti”). 

Oggi non si scrivono quasi più lettere, e anche in tal caso ci si limita a notificare lo stretto necessario. Si scrivono “mail” e s’inviano miliardi di messaggi dai cellulari, su twitter ci si scambiano battute, spesso invettive, e su FB la comunicazione non è molto dissimile. S’è enormemente allargata la platea degli scriventi, e ciò costituisce un progresso, ma d’altro lato la cultura epistolare s’è estinta e la scrittura in generale conosce un decadimento senza precedenti."
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(via diciottobrumaio)

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