E niente, capitano quei giorni in cui torno a casa dal lavoro che sono scazzato. Scazzato non è un aggettivo molto elegante, concesso, credo non sia contemplato neppure sul dizionario, ma penso sia l'unico che renda bene l'idea di certe giornate, quelle in cui più di altre mi assale il dubbio se io lavori per vivere o viva per lavorare. Perché c'è da fare un sacco, il personale è quello che è, e allora si fanno ore in più, si fanno straordinari, si rimane perché bene o male, alla fine, il bilico per Modena va caricato e un mulettista serve. Poi però, superato un certro limite, basta, altrimenti la seconda opzione che ho tirato in ballo qui sopra diventa realtà. E io non ho ammazzato nessuno, non ho sul groppone condanne da scontare, e pure io, come tutti, ho una vita fuori del magazzino. E allora basta, passato quel limite lascio lì e vengo a casa, che s'arrangino, eh, il bilico per Modena lo caricherà qualcun altro.
lunedì 13 marzo 2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Yankee Doodle
Fino ad oggi il nome Yankee Doodle mi rievocava il piccione viaggiatore protagonista di un vecchio cartone animato di Hanna-Barbera che guar...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
-
È in corso da un paio di giorni una discussione fiume sul blog di Moz . Tema: cosa resterà dei blog. Tra i tanti argomenti di cui si dibatte...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
Nessun commento:
Posta un commento