I Nomadi scrivevano nel 1991 questa canzone. Il testo, espressione di un no secco e deciso a ogni forma di convenzione, di omologazione, di passiva accettazione dello status quo e di decisioni prese da altri, mi sembra perfettamente in linea con quanto sta accadendo oggi.
Ascoltare per credere.
Buona domenica.
domenica 15 febbraio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
L'odio al Pride
Boh, non so se al Pride di Roma si sia manifestato tutto questo odio. Ma se anche fosse, dove sarebbe il problema? Non mi risulta che il nos...
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO8bAatUolyO2F0ZH-3PayAPSqlWaENXP-auWI12o_6qDmN-EAGqjC2RdVJdAfCjwy2CpvfxF3-jcyzv6GGS9JOSVmNksf8YTeD0rc5MPJhkg0JC8iZYdLo2YV7fHVBn-FWKDPATn4S1LZGznJKM6YhRtfan1VhR0Jmw72xieGlDb-98cM3kVO/w400-h185/Screenshot_20240617_173424_X.jpg)
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento