mercoledì 11 febbraio 2009

Analogie (tra Italia e Cina) e segnali da non sottovalutare

Poco meno di una settimana fa - forse qualcuno di voi ricorderà - si sono verificati tafferugli e scontri in quel di Pomigliano d'Arco tra operai della Fiat e Polizia, con quest'ultima che è intervenuta per cercare di impedire l'occupazione da parte degli operai dell'autostrada A1 che si trova nei paraggi.

La manifestazione indetta dai lavoratori della Fiat, è nata in maniera spontanea con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che nello stabilimento appunto di Pomigliano ci siano attualmente alcune migliaia di essi in cassa integrazione che chiedono di avere qualche certezza sul loro futuro.

Oggi Guglielmo Epifani è tornato sulla questione dicendosi preoccupato per quanto accaduto. Scrive Repubblica:

La crisi economica, che avrà il picco "più devastante" tra marzo e giugno, impone a tutti di tenere i "nervi saldi". Il malessere è tanto e "può anche esplodere".

Pur ovviamente coi dovuti distinguo, questo episodio mi ha fatto venire in mente quanto sta accadendo da un certo periodo di tempo in Cina, dove la recessione economica ha messo in strada qualcosa come 20 milioni di lavoratori, che stanno tra l'altro creando non poche grane al governo per quanto riguarda l'ordine pubblico (l'esercito è già allertato e, come sapete bene, là non vanno tanto per il sottile quando è ora di reprimere le proteste).

Insomma, vista in questa prospettiva la vicenda accaduta a Pomigliano non mi sembra sia da sottovalutare.

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