Al Salone del libro di Torino c'è lo stand di un editore vicino ai neofascisti? Chi se ne frega! Non è questo il problema. Il problema è che purtroppo non ho mai avuto la possibilità di andarci. Se l'avessi, ci andrei di corsa (avendo cura, naturalmente, di tenermi a debita distanza da quello stand). Poi, per carità, ognuno la pensi come vuole e faccia come crede.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento