Una delle motivazioni più cretine e diffuse che mi è capitato di sentire da parte di chi è intenzionato a votare sì, è che una eventuale vittoria del no aprirebbe automaticamente la porta di palazzo Chigi a Salvini o ai Cinque Stelle; insomma ci ritroveremmo coi fascisti al governo e con una forma tutta italiana di trumpismo rampante. Chi partorisce questa scemenza dimentica però che il 4 dicembre si voterà per la Costituzione dei prossimi 70/80 anni, non per il governo dei prossimi due o tre. Domanda: per contrastare questo presunto fascismo di ritorno è meglio preservare la Costituzione nata dai valori della Resistenza o è meglio stuprarla svuotandola del suo potere di gestire con sapienza gli equilibri e mettere sacrosanti paletti a qualsiasi velleità autoritaria da parte di chi guidasse un prossimo governo?
E fatevela, ogni tanto, 'sta domanda, su.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Solidarietà interessata
La solidarietà di Salvini al gioielliere condannato in appello a 14 anni per l'uccisione di due ladri e il ferimento di un terzo, racco...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
-
È in corso da un paio di giorni una discussione fiume sul blog di Moz . Tema: cosa resterà dei blog. Tra i tanti argomenti di cui si dibatte...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
tu sei per la legge acerbo io no.
RispondiEliminase vince il no viene riproposta la legge acerbo, la riforma gentile e viene ripristinata una costituzione voluta da Mussolini che non si capisce cosa centri con l'italia di oggi.
riflettici