sabato 29 ottobre 2016

Chi voterà sì

Più vado avanti a leggere Costituzione!, di Salvatore Settis, più capisco la portata della presa per il culo insita nel nuovo Senato che sarà in essere se vinceranno i sì. È una presa per il culo la faccenda del risparmio, ad esempio, specie se si considera che stiamo parlando di risparmi dell'ordine di una goccia in un oceano; soprattutto, è una gigantesca presa per il culo che si velocizzi il processo legislativo e si ponga fine al bicameralismo perfetto. Non è assolutamente vero niente, come del resto hanno già ripetuto più volte Zagrebelsky e altri, che il licenziamento delle leggi sarà più veloce, perché la procedura bicamerale di approvazione delle suddette leggi perdurerà per moltissime tipologie e per ogni provvedimento che comporti funzioni di raccordo non solo con gli enti territoriali, ma con l'Unione Europea, ed è difficile immaginare provvedimenti che non abbiano l'uno e/o l'altro risvolto. Inoltre, la Camera ha l'obbligo di trasmettere al Senato anche tutti gli altri disegni di legge, che dovranno obbligatoriamente essere riesaminati dal Senato qualora sia richiesto da almeno un terzo dei senatori. Di più: pure il Senato potrà a sua volta proporre disegni di legge da inviare alla Camera e, in aggiunta, ancora più intricato è il percorso bicamerale di conversione in legge dei decreti-legge. Scrive Settis: "Dietro l'angolo di questa riforma, dunque, nessuna semplificazione, anzi la moltiplicazione dei processi legislativi, l'intrico delle procedure e il proliferare di conflitti di competenza fra Camera e Senato, tra Stato e Regioni. La paralisi del Parlamento, per favorire la supremazia del governo e il suo potere."
Credo che chi voterà sì a questo scempio lo farà principalmente per tre motivi:
1) Non ha letto in cosa consiste questa riforma.
2) Ha letto ma non ha capito niente.
3) Ha letto, ha capito, ma l'approccio fideistico al partito e al suo capo è più forte della sua capacità critica.
Altre spiegazioni non ne vedo.

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