Uno degli aspetti che più mi ha colpito della vicenda tragica del piccolo Loris, riguarda l'ammissione di inadeguatezza della dirigente scolastica nel raccontare ciò che è successo. "Come posso dire ai compagni del piccolo Loris che, probabilmente, a ucciderlo è stata la madre? Con che parole lo posso fare?"
In effetti il quesito non è di poco conto. E non lo è perché ai ragazzini viene generalmente presentata e idealizzata la famiglia come il luogo più al sicuro in cui si possa stare. Giustamente, intendiamoci. Ma in realtà le cose non stanno sempre così. I casi di omicidio (tentati o realizzati) della prole da parte di chi l'ha messa al mondo sono diffusissimi, e i dati e i numeri sono lì a dimostrarlo, e le motivazioni sono le più disparate: psicologiche, economiche, ambientali.
Si resta sgomenti, quando succede, ma purtroppo succede molto più frequentemente di quanto si creda. E ovviamente si spera sempre che succeda agli altri.
martedì 9 dicembre 2014
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