Papa Bergoglio dice di essere una persona normale, come tutte le altre, con le sue abitudini, i suoi amici, ecc., e non ama "le interpretazioni ideologiche e una certa mitologia" che stanno circolando da qualche tempo. Insomma "Il Papa non va dipinto come una sorta di superman o una specie di star", dice.
Per una volta, sono perfettamente d'accordo con lui, anche perche' mi sembra che di rivoluzionario, finora, ci abbia fatto vedere ben poco, a parte qualche gesto esteriore. Intendiamoci, e' vero che (a parole) ha fatto diverse, timide, aperture: verso i gay, i divorziati, le coppie di fatto (nell'intervista rilasciata a De Bortoli ha addirittura mostrato una qualche apertura verso il testamento biologico), ma per ora si tratta appunto solo di buoni propositi e belle parole, tipo specchietti per le allodole, per intenderci. Meglio che niente, intendiamoci - con Ratzinger e Wojtyla erano tabu' invalicabili - ma la strada e' ancora lunga per mettere la chiesa cattolica, non dico al passo coi tempi, ma almeno un po' meno distante dalla realta'.
Tutta la faccenda si potrebbe paragonare a quelle gare podistiche dove, dopo che sono arrivati tutti al traguardo, si fa l'applauso consolatorio all'ultimo arrivato. Che, ovviamente, non e' certo Superman.
mercoledì 5 marzo 2014
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