Fino a qualche mese fa il Pdl era un partito praticamente morto, con percentuali di consenso che definire insignificanti è un eufemismo. E anche il suo leader e padrone era politcamente al punto più basso della sua parabola. I vari galoppini dell'uomo di Arcore (i Cicchitto, i Gasparri e compagnia bella) giravano, incerti e preoccupati, per le stanze del palazzo, interrogandosi su quale sarebbe stato il loro futuro una volta che il loro padrone e nume tutelare fosse uscito di scena.
Poi il tipo ha cominciato la sua galoppata elettorale in vista delle elezioni, tra televisioni, giornali, radio. Una campagna elettorale asfissiante; non passava giorno senza che lui facesse capolino da una rete tv, da una radio, da una trasmissione qualsiasi - fosse pure SOS Tata. E più lui stava sull'onda mediatica a raccontare balle (sempre quelle), più il consenso cresceva, col risultato che alle suddette elezioni, complice una opposizione che nel fratempo si era votata al tafazzismo più incredibile, un numero elevato di italioti tornò - comprensibilmente, eh - a votarlo.
Adesso il teleimbonitore è tornato agli antichi splendori. Il Giornale oggi racconta di "Un Cavaliere 'disponibile' e 'di ottimo umore'", che si addossa come vittoria personale la sospensione dell'IMU (votata, en passant, a suo tempo pure da lui) e detta regole e condizioni a un Pd gravemente imbambolato, e che ancora, probabilmente, sta lì a chiedersi come sia potuto succedere tutto ciò - coraggio, non è difficile, pensateci un po'.
E tutto, quindi, procede grosso modo come sempre, seguendo lo stesso identico copione che ci accompagna da quasi un ventennio. Il solito tipo, che in un qualsiasi altro paese del mondo sarebbe da anni fuori dalla vita pubblica e non più in grado di nuocere, non solo se ne sta saldamente nelle stanze dei bottoni, oltretutto tenendo per le palle il povero Letta, ma può pure permettersi il lusso di rispolverare vecchi progetti e vecchie leggi ad personam che a lui fanno sempre comodo - dico, non penserete che si tratti di un caso che si torni a parlare di intercettazioni, vero?
Bella l'Italia.
sabato 18 maggio 2013
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